Napoli, le donne disoccupate bloccano il lungomare: “La crisi scaricata sulle famiglie proletarie”

Il movimento 7 novembre chiede, ancora, potenziamento del trasporto pubblico e abbonamenti gratuiti per i disoccupati, bonus baby sitter per le lavoratrici con figli di età inferiore agli 11 anni, apertura delle scuole in sicurezza, potenziamento dei consultori pubblici, maternità e paternità gratuita a tutti i precari per 18 mesi

Un gruppo di disoccupate e disoccupati di Napoli ha organizzato un blocco stradale sul lungomare e un presidio di lotta davanti alla sede della giunta regionale. Il blocco è terminato quando gli esponenti di Palazzo Santa Lucia hanno deciso di ricevere i manifestanti. L’incontro con la delegazione di attivisti e’ attualmente in corso.
Abbiamo mandato email, pec, lettere, eppure solo quando si creano problemi di ordine pubblico – ha spiegato Eddy Sorge del movimento 7 novembre – ci ascoltano e ci dicono che i problemi si possono risolvere. Da Mattarella a de Magistris nessuna istituzione ha detto che questa crisi e questi licenziamenti hanno riguardato soprattutto le donne. La questione oggi è l’oppressione di genere, la condizione salariale discriminatoria, i licenziamenti e la precarietà”


Dobbiamo continuare a lottare per tutte quelle donne morte per il Covid, quelle donne – ha spiegato una disoccupata che aderisce allo sciopero – che hanno conosciuto licenziamenti, quelle donne cassaintegrate, quelle donne a cui non viene garantita la possibilità di accudire i figli perchè sono costrette a scegliere tra lavoro e famiglia. Questa società non fa altro che acuire le differenze di genere”.La crisi – ha detto un’altra lavoratrice – è stata scaricata sulle spalle di famiglie e donne proletarie, che non possono neanche uscire a scioperare perche’ non hanno chi bada ai figli”.


Numerose le richieste rivolte alle istituzioni, a partire da un salario garantito per disoccupati e inoccupati. Il movimento 7 novembre chiede, ancora, potenziamento del trasporto pubblico e abbonamenti gratuiti per i disoccupati, bonus baby sitter per le lavoratrici con figli di età inferiore agli 11 anni, apertura delle scuole in sicurezza, potenziamento dei consultori pubblici, maternità e paternità gratuita a tutti i precari per 18 mesi

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