Il corteo è stato aperto da 300 bambini provenienti dalle scuole di tutta Italia.
Circa 3 mila persone hanno partecipato alla tradizionale marcia pacifista Perugia-Assisti. Una marcia di quasi 4 chilometri. Il corteo è stato aperto da 300 bambini provenienti dalle scuole di tutta Italia. Lo striscione “Prima di tutto la pace” era sorretto da una rappresentanza di 40 giovani che lavoreranno per un anno con gli organizzatori e che saranno preparati per diventare promotori di pace.
Alla manifestazione hanno partecipato Giuseppe Conte presidente del Movimento 5 Stelle e Nicola Fratoianni della Sinistra Italiana.
“Le guerre in corso, le strategie delle armi a oltranza, dell’escalation militare dimostrano che c’è deficit di politica, politica con la P maiuscola, non la politica dei parolai. La politica significa dialogo, significa costruire delle basi per delle svolte negoziali, costruire delle soluzioni che ovviamente abbraccino l’orizzonte di pace e sicurezza, per tutte le popolazioni coinvolte e non a senso unico secondo la logica del primato economico, del primato di chi ha più armi produce e utilizza più armi, del primato della sopraffazione” – ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, rispondendo ai giornalisti alla partenza della Marcia della pace di Assisi.
Significa stop armi all’Ucraina?, gli è stato chiesto. “Significa – ha detto Conte – assolutamente imporre una svolta negoziale che andava fatta da subito e che invece non si vuole perseguire perché si preferisce il rumore delle armi. Significa uno stop allo sterminio a Gaza, all’occupazione illegittima in Cisgiordania, significa evidentemente fermare le armi e riprendere la logica di un dialogo attraverso reciproche concessioni che garantiscano a tutti pace e sicurezza”
“Non mi interessa la bandiera del primo arrivato e il terreno del posizionamento ma analizzare la natura della crisi dove ci troviamo. O siamo capaci di guadagnare una massa critica in grado di cambiare le cose o non andiamo lontano. Dopo la guerra in Ucraina e il genocidio a Gaza a che punto siamo? Direi nel baratro. Cosa deve succedere in più? Bisogna quindi ribellarsi alla rassegnazione e all’indifferenza”: è quanto ha affermato Nicola Fratoianni, segretario Alleanza Verdi Sinistra.
CiCre