Bradisismo, corteo e assemblea a Pozzuoli: “più fondi per mettere in sicurezza antisismica case e scuole. Tagliare le spese militari”

Vertice oggi in Prefettura: le famiglie evacuate il 20 maggio dopo la scossa di terremoto magnitudo 4.4 potranno non lasciare gli alberghi fino al 31 luglio:

Significativa iniziativa di lotta è stata promossa oggi pomeriggio a Pozzuoli dai Comitati di Lotta Emergenza Campi Flegrei e Pozzuoli Sicura. Iniziativa di lotta sostenuta dall’Unione Sindacale di Base, dal Partito dei Carc e da molti militanti vicini al Centro Sociale Villa Medusa-Bagnoli. Presente il deputato Andrea Caso del Movimento 5 Stelle. Unico politico presente. Un corteo è partito da via Gerolomini raggiungendo piazza della Repubblica dove si è svolta una sorta di assemblea popolare.

I fondi che il governo ha stanziato sono completamente insufficienti, le iniziative come quelle di oggi continueranno coinvolgendo tutti ed estendendo le lotte – afferma al megafono Laura, militante del partito dei Carc e aderente al Comitato di Lotta Emergenza Campi Flegrei – I soldi per il sisma si devono trovare tagliando la spesa militare”.

Mirate, le proposte del Comitato illustrate dalla portavoce Laura Iovinelli. “Il decreto Campi Flegrei risulta essere inadeguato in quanto non considera la peculiarità del fenomeno bradisismico che comporta, a differenza del terremoto, sismi continui ed indebolimenti strutturali costanti – spiega Laura Iovinelli – sono mesi che i cittadini dei Campi flegrei vivono in attesa di concrete soluzioni da parte delle istituzioni, più di 1500 persone hanno dovuto lasciare le proprie case e altre si aggiungeranno, per cui vanno apportate modifiche al decreto che punta solo alla ricostruzione in seguito alla scossa del 20 maggio e non alla prevenzione”Lo Stato si deve assumere le sue responsabilità, non deve colpevolizzare noi cittadini – continua la portavoce – Qui ci sono scuole, sono state insediate fabbriche(come la Leonardo), c’è l’accademia aereonautica e ci sono ospedali. Lo Stato qui ha costruito tanto quanto noi“.

La portavoce del Comitato Emergenza Campi Flegrei chiede la “ristrutturazione antisismica di tutti gli edifici pubblici e privati che insistono nelle zone degli epicentri e le infrastruttureI fondi che si evince saranno stanziati risultano essere insufficienti anche solo per gli edifici ora inagibili e vanno implementati per un adeguamento sismico effettivo o assisteremo a ristrutturazioni non idonee e con il perseguire del fenomeno avremo
gli stessi edifici nuovamente danneggiati
“. Necessari i “contributi per alloggi autonomi per gli sfollati fino al rientro nelle loro case rese sicure e provvedimenti per calmierare gli affitti nelle zone circostanti”“Presidi fissi per la gente che ha bisogno di trovare riparo durante le scosse. esonero dalle tasse e dalle imposte locali per gli sfollati, siano essi privati che partite Iva“. E non solo. “Occorrono misure, interventi adeguati per tutte quelle persone, invalide, non deambulanti che non possono allontanarsi dalle loro case in modo autonomo durante i sismi”

Intanto, le famiglie evacuate il 20 maggio scorso dopo la scossa di terremoto magnitudo 4.4 potranno rimanere negli alberghi fino al 31 luglio: è il risultato raggiunto grazie al tavolo al palazzo di governo indetto dal prefetto di Napoli Michele di Bari. Alla riunione era presente il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni. Il termine ultimo per lasciare le strutture ricettive è stato differito di 15 giorni, poi subentreranno i contributi per la sistemazione autonoma previsti dal decreto campi flegrei bis. In questo lasso temporale però i rappresentati delle istituzioni, in primis i sindaci dei comuni flegrei, si sono impegnati nell’accompagnare gli sfollati nel processo di ricerca delle nuove abitazioni. Una vicenda che arriva a pochi giorni dal decreto voluto dall’esecutivo Meloni, che come spiega il deputato Andrea Caso del Movimento 5 Stelle necessita di alcuni correttivi.

Ciro Crescentini

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