Incontro tra il direttore generale per l’Europa occidentale del Ministero degli Esteri di Teheran, Majid Nili Ahmedabadi e l’ambasciatrice italiana Paola Amadei per affrontare il problema.
Il governo iraniano ha protestato formalmente per l’arresto di Mohammad Abedini Najafabadi, definendo la detenzione “illegale e in linea con gli obiettivi politici ostili degli Stati Uniti”. Il direttore generale per l’Europa occidentale del Ministero degli Esteri di Teheran, Majid Nili Ahmedabadi, ha incontrato l’ambasciatrice italiana Paola Amadei per affrontare il problema.
Durante l’incontro, il funzionario del Ministero degli Esteri iraniano ha sottolineato che “l’arresto del Sig. Abedini è un atto illegale richiesto dal governo degli Stati Uniti ed è in linea con le comprovate intenzioni politiche e ostili di Washington di prendere in ostaggio cittadini iraniani in tutto il mondo attraverso l’imposizione di un’applicazione extraterritoriale delle leggi interne degli Stati Uniti”
Nili ha aggiunto che la detenzione del cittadino iraniano “non solo danneggia le relazioni di lunga data tra Iran e Italia, ma contraddice anche i principi e le norme del diritto internazionale, compresi gli standard sui diritti umani, e può essere considerata una forma di detenzione arbitraria”
Il direttore generale per l’Europa occidentale al Ministero degli Esteri iraniano “ha esortato l’Italia a respingere la politica statunitense di presa di ostaggi, che è contraria al diritto internazionale, in particolare ai diritti umani”. Nili ha anche invitato “Roma a creare rapidamente le condizioni necessarie per il rilascio del Signor Abedini, impedendo al contempo qualsiasi danno alle relazioni bilaterali da parte degli Stati Uniti”
L’ambasciatore Paola Amidei ha affermato che avrebbe trasmesso la protesta dell’Iran al Ministero degli Esteri del suo paese a Roma”.
CiCre