Necessari altri interventi mirati per combattere le irregolarità e le violazioni
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari a tutto campo per il rispetto delle leggi che tutelano la salute e la sicurezza sui posti di lavoro, in primis nei cantieri edili.
L’esponente del governo territoriale ha firmato una circolare indirizzata a tutte le pubbliche amministrazioni dell’Area Metropolitana in cui si forniscono indicazioni in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro, relativamente agli obblighi delle stazioni appaltanti e dei committenti ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008 n.81.
Il provvedimento è stato adottato, “tenuto conto della necessità di implementare le azioni di contrasto al fenomeno degli incidenti sul lavoro, soprattutto in campo edile, anche in relazione a quanto emerso in occasione della riunione tenutasi sul tema presso questa Prefettura in data 29 maggio 2024″. È stato, inoltre, istituito, presso la Prefettura, “un tavolo tecnico per il monitoraggio del fenomeno degli incidenti sui luoghi di lavoro in campo edile e delle relative azioni di contrasto, finalizzato anche ad implementare ed ottimizzare i controlli ispettivi presso i cantieri, da attuarsi in forma coordinata tra tutti gli enti e le istituzioni coinvolte”.
Le prime iniziative assunte dalla Prefettura di Napoli vanno nella giusta direzione ma non bastano. E’ necessario responsabilizzare anche gli enti appaltanti privati, in primis le amministrazioni condominiali. E non solo. Bisogna programmare le ispezioni, i sopralluoghi nei cantieri edili e nelle fabbriche. Redigere una mappatura dei comuni e territori dove sono previste le ispezioni. Le organizzazioni sindacali dovranno collaborare segnalando i luoghi di lavoro dove sono presenti irregolarità, violazioni contrattuali. Si dovranno attivare controlli incrociati coinvolgendo Cassa Edile, Inps, Agenzie delle Entrate, ispettorato del Lavoro, Guardia di Finanza per debellare il sistema delle buste paga solo “formalmente corrette e regolari”(nella realtà i lavoratori incassano somme diverse, considerevolmente ridotte rispetto a quelle indicate in busta paga). Occorre debellare i “contratti pirata e di comodo” imposti ai lavoratori. Una volta riscontrate le violazioni ed elevate le multe bisogna evitare le solite conciliazioni che riducono il 50% delle ammende. Infine, vanno effettuati accertamenti per individuare i falsi attestati formativi e sulla sicurezza.
Ciro Crescentini