La mobilitazione chiede anche contratti stabili, paghe adeguate e che termini la soppressione dei movimenti sindacali.
I dipendenti della multinazionale Amazon lanciano uno sciopero globale, si mobilitano, per protestare contro le condizioni di lavoro nelle principali sedi logistiche notoriamente stressanti a causa dei ritmi intensi, dei pochi giorni di ferie, permesso e malattia, e dei severi controlli sull’attività dei dipendenti. La mobilitazione chiede anche contratti stabili, paghe adeguate e che termini la soppressione dei movimenti sindacali. Ci sono dipendenti che sono stati licenziati per aver fatto queste rivendicazioni, e che devono essere riassunti.
Make Amazon Pay». È “facciamo pagare Amazon” lo slogan con cui i dipendenti della multinazionale annunciano uno sciopero globale nella settimana del settimana del Black Friday che ha inizio oggi, con sconti che termineranno lunedì 2 dicembre, giorno soprannominato Cyber Monday, nel quale si concentrano le offerte sui prodotti elettronici. I lavoratori della multinazionale scelgono una delle settimane più proficue dell’anno per lanciare l’allarme: “I profitti di Amazon sono fatti sulle nostre spalle, su quelle della società e su quelle del pianeta”. Tante le adesioni già ottenute, dalle grandi città degli Stati Uniti al Regno Unito, la Germania, il Brasile, la Turchia, l’India e il Canada.