Struttura lasciata nel degrado. I dipendenti della struttura termale: “per noi sarà l’ennesimo Natale amaro. Avanziamo stipendi dalla metà di febbraio e un pregresso di 15 mensilità”.
I 19 lavoratori e le lavoratrici delle Terme di Agnano trascorreranno le feste di fine anno senza salari nell’indifferenza dell’amministrazione comunale di Napoli, proprietaria della società. “Vogliamo ricordare al sindaco Gaetano Manfredi e alla Giunta comunale che per noi sarà l’ennesimo Natale amaro, forse il più difficile, in quanto a differenza degli altri anni il nostro credito verso le Terme è aumentato ancora di più – scrivono i lavoratori in una nota – avanziamo stipendi dalla metà di febbraio, senza contare il pregresso, in tutto ben 15 mensilità. Una domanda sorge spontanea, Vi siete mai chiesti come portiamo avanti le nostre famiglie? Come paghiamo mutui, fitti, utenze, assicurazioni? In più dovremmo anche mettere il “piatto in tavola”, la risposta ve la diamo noi, siamo disperati, nel vero senso della parola, avremmo bisogno di qualcuno che ci insegni a vivere senza soldi, ci abbiamo provato ma non ci riusciamo – aggiungono i lavoratori – Nonostante ciò auguriamo a voi tutti un sereno Natale ed un felice anno nuovo con le vostre famiglie, sperando in una presa di coscienza per la nostra situazione“.
Le organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil sono completamente assenti. La vertenza andava affrontata in una sede istituzionale come la Prefettura convocando tutte le parti interessate per individuare una soluzione mirata, adeguata in grado di rilanciare efficacemente la struttura e tutelare i lavoratori e le lavoratrici. Invece, silenzio tombale dei sindacalisti napoletani che preferiscono promuovere solo inutili e noiosi convegni per esibirsi mediaticamente.
Dunque, emergono gravissime responsabilità dell’attuale e delle precedenti amministrazioni comunali. Un sito di straordinario valore culturale e sanitario continua ad essere lasciato nel degrado, eppure ha tutte le potenzialità per tornare ad essere un importante attrattore turistico per la città e non solo.
Solo le piscine termali, affidate a un privato, al momento sono aperte, e la società concessionaria vi organizza serate ed eventi, con ingresso giornaliero di 25 euro, che sale a 30 euro sabato e domenica, secondo il tariffario sulla pagina Facebook. E nell’area privata, spesso, si tengono convegni ed eventi promossi dal partito democratico, lo stesso partito che guida il governo cittadino. La società Terme di Agnano spa è gestita dal commercialista Pietro Paolo Mauro che svolge il ruolo di liquidatore.
Le potenzialità della struttura sono enormi: i resti archeologici, l’albergo, le terme, le piscine. E’ una realtà sulla quale bisognerebbe investire tutelando e salvaguardando i livelli occupazionali. Sembra che sia in corso una trattativa con l’Inail per la vendita di alcuni immobili, in primis l’albergo ma non emergono fatti concreti. I bene informati sostengono che le Terme di Agnano potrebbero essere vendute a prezzi stracciati a gruppi imprenditoriali flegrei. Un ulteriore atto speculativo che rischia di compiersi sulla pelle dei lavoratori e della Città?
CiCre