La consigliera Muscarà: Ci tolgono quotidianamente la storia e l’identità, hanno cominciato dai basoli vesuviani, oggi giocano con queste ‘operette’ per far diventare la città un centro ‘divertimenti folcloristici’, dimenticando che Napoli è stata la capitale di uno dei regni più potenti al mondo”
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi sostenuta dal Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e vari gruppetti di sinistra, continua a spendere soldi della collettività per sedicenti opere culturali di “arte contemporanea”. Nelle prossime ore dovrebbe essere installata alla Rotonda Diaz in via Caracciolo una coreografia luminosa composta da due elementi, un coro e una ballerina, una sorta di luna park. L’opera è stata creata dall’artista di Cava dei Tirreni, Marinella Senatore. Costerà 200 mila euro.
Duro il commento della consigliera regionale indipendente Maria Muscarà. “A Napoli dopo la ‘Venere degli Stracci’, arriva un’altra bella ‘sorpresa’ da 200 mila euro apparecchiata per i napoletani, un’altra installazione sul lungomare che non rispecchia minimamente l’identità della città” – sottolinea Muscarà.
“Ormai – spiega – stiamo andando sempre più alla deriva, e pare che il Comune di Napoli, quindi i ‘comuni’ cittadini, finanzierà un’altra ‘grande opera inutile e dannosa’ soprattutto per le tasche della città. D’altronde in una città di cultura in cui manca ancora l’assessore alla Cultura, fa capire tutto: questi fanno quello che vogliono! Ci tolgono quotidianamente la storia e l’identità, hanno cominciato dai basoli vesuviani, oggi giocano con queste ‘operette’ per far diventare la città un centro ‘divertimenti folcloristici’, dimenticando che Napoli è stata la capitale di uno dei regni più potenti al mondo”.
“Sulla Rotonda Diaz, un’altra opera da 200 mila euro, insomma, quasi mezzo milione di euro per due opere che non rispecchiano la città. Con mezzo milione qualche strada si sarebbe potuta aggiustare, invece continuiamo ad investire senza visione e pianificazione. Ricordiamo che la città ha tanti debiti circa 5 miliardi e che per tentare di ripianarli, o meglio di ripianare gli interessi del debito, la città sta svendendo nel silenzio generale i gioielli di famiglia, e il silenzio del consiglio comunale mi lascia senza parole”, conclude Muscarà.
Sulla vicenda, ovviamente, tacciono i vari consiglieri comunali di destra, sinistra e centro, sempre pronti ad esibirsi sui social media con prediche, interventi retorici, lezioncine di moralità spicciola per raccogliere qualche like su questioni di lana caprina, puntualmente silenti e omertosi sulle decisioni assunte dal governo cittadino riguardanti l’utilizzo di risorse pubbliche. In poche parole, consiglieri comunali che predicano bene e razzolano male.