L’organizzazione sindacale ha diffuso un primo calendario (che sarà costantemente aggiornato) con tutti i banchetti presenti nel capoluogo campano e nella provincia nei prossimi giorni
La Cgil campana e napoletana ha deciso di organizzare in modo più efficace la campagna per la raccolta delle firme in favore dei quattro referendum per cancellare i licenziamenti facili, introdurre limiti per i contratti a termini, stabilire regole nell’affidamento degli appalti e responsabilità degli enti appaltanti.
Significativa la decisione assunta dal sindaco di Bacoli, Josi della Ragione di sottoscrivere i quattro referendum alla presenza del segretario generale della Cgil di Napoli e Campania, Nicola Ricci. Una coerente scelta di campo in favore dei lavoratori e dei precari. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, invece, continua a mantenersi alla larga dai banchetti referendari. Un evidente comportamento machiavellico, opportunista. Un doroteo.
Intanto un’assemblea generale della Filcams è stata promossa questa mattina nella sede di piazza Garibaldi a Napoli
“Anche la nostra categoria – ha detto la segretaria generale Filcams Cgil Napoli e Campania, Luana Di Tuoro – ha avviato la raccolta firme per i 4 referendum proposti dalla Cgil perché per la Filcams sono molto importanti. Saremo nei luoghi di lavoro, nelle nostre assemblee e in piazza Garibaldi dove avremo un presidio tutti i giorni. E ancora saremo nei centri commerciali, nelle grandi aziende. Bisogna firmare perché è una questione ideologica e non solo. Abbiamo un Governo che non ci aiuta è la volta buona per chiedere e prendere ciò che ci spetta: l’umanità del lavoro“
La Cgil, intanto, ha diffuso un primo calendario (che sarà costantemente aggiornato) con tutti i banchetti presenti a Napoli e provincia nei prossimi giorni: https://bit.ly/3ynDxqn
Alla Mostra d’Oltremare, dove è in corso il raduno nazionale di clownterapia, il gazebo è presente fino a domenica 12 maggio.
Quali sono i quesiti posti dalla CGIL e dove intente intervenire il sindato:
1: abolizione del contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti (decreto legislativo 23/2015, uno dei decreti attuativi del Jobs Act) e delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti senza giusta causa
2: abrogazione delle norme che limitano gli indennizzi nelle piccole imprese in caso di licenziamenti senza giusta causa
3: ripristino dell’obbligo di causale per i contratti a termine
4: abrogazione delle norme che impediscono l’estensione della responsabilità all’impresa appaltante in caso di infortunio sul lavoro
Entro l’estate la Cgil dovrà raccogliere 500 mila firme, per poi ottenere l’approvazione della Consulta sui quesiti. I cittadini hanno la possibilità di firmare ai gazebo predisposti dai sindacati o utilizzando Spid e CIE sul sito del sindacato nella sezione dedicata.
CiCre