Italia fuori da recessione, occupati al top dal 2008. E Renzi 3 mesi fa: “Sbatteremo”

Gli ultimi dati Istat certificano una crescita dello 0,2% nel primo trimestre 2019.  A marzo il tasso di disoccupazione scende al 10,2%, quella giovanile al 30,2%, aumentano i contratti a tempo indeterminato (+44.000). Ma a febbraio il “mago di Rignano” pronosticava: “Le scelte dell’esecutivo sono sbagliate, ci stanno portando a sbattere”

L’Istat certifica: l’Italia è fuori dalla recessione tecnica, ed aumentano i posti di lavoro. Gli ultimi dati vedono, per il primo trimestre 2019, una crescita dello 0,2%, con una variazione tendenziale del +0,1%. A marzo il tasso di disoccupazione scende al 10,2%, quella giovanile al 30,2%, il minimo da ottobre 2011. Il tasso di occupazione è al top dal 2008, mentre aumentano i contratti a tempo indeterminato: +44.000. Numeri che fanno esultare il governo. Da Tunisi, il premier Giuseppe Conte rivendica “la bontà della nostra manovra economica”, considerando “un contesto internazionale molto difficile”. Conte ricorda che “non ci sono le misure da ultimo adottate. L’ultimo semestre l’economia potrà crescere in modo sostenuto, ci auguriamo che lo sia”. Il vicepremier Luigi Di Maio dichiara: “Domani potremo festeggiare il primo maggio con qualche dato positivo. L’Italia fuori dalla recessione dimostra che la direzione intrapresa dal governo è quella giusta. Andiamo avanti come un treno verso il cambiamento”. L’omologo Matteo Salvini, però, non pare soddisfatto: “Obbligatorio realizzare al più presto la Flat tax per imprese, lavoratori e famiglie, come da contratto di governo”. Per il ministro dell’Economia, Giovanni Tria sono “dati che testimoniano la solidità dell’economia italiana”, confidando di superare la stima di crescita per il 2019  (0,2% in termini reali).  Dall’opposizione ironizza il presidente Pd, Paolo Gentiloni: “Il governo Conte festeggia l’uscita dalla recessione tecnica provocata dal governo Conte. Grande attesa sotto il balcone di palazzo Chigi”. Eppure, alla mente tornano le parole pronunciate a febbraio da Matteo Renzi, parlando a nome di Matteo Renzi: “Siamo in recessione. Chi vuol bene all’Italia sa che le scelte di Salvini e Di Maio sono sbagliate. Ci stanno portando a sbattere: cambiamo strada prima che sia troppo tardi”. Non l’azzecca proprio mai.

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