Gioielliere ucciso nel suo negozio a Marano, è un giallo

La vittima è il 43enne Salvatore Gala. La pista della rapina finita male non è privilegiata. Si indaga anche sulla vita personale

Con il passare delle ore perde quota la pista dell’omicidio a scopo di rapina per la morte del gioielliere Salvatore Gala, 43 anni, trovato in una pozza di sangue nel suo negozio.  Malgrado la cassaforte sia stata trovata aperta e vuota e la stanza a soqquadro. Si indaga anche sulla vita del commerciante, residente a Qualiano. Era divorziato e aveva una figlia piccola. Diverse le persone interrogate in queste ore dai carabinieri della compagnia di Giugliano, tra le quali l’ex moglie. Il corpo della vittima era riverso a terra in una pozza di sangue, a pancia in giù, all’interno del negozio in via Merolla 77.  Lo ha ucciso un colpo di pistola alla tempi. Sulla scena del crimine è stato trovato un proiettile. A dare l’allarme la madre preoccupata perché il figlio non dava sue notizie da ieri sera.  Il gioielliere potrebbe essere stato ucciso ieri sera, quasi in coincidenza con l’orario di chiusura del negozio, e poi la saracinesca potrebbe essere stata abbassata dall’omicida per guadagnare tempo per la fuga. All’esterno del negozio è sistemata una telecamera che potrebbe avere ripreso le persone entrate e uscite dal negozio. Chi lo ha ammazzato , prima di andare via, ha smontato e portato via il router attraverso il quale le webcam wi-fi del sistema di sorveglianza si collegano a un computer per scaricare i video. Il pc è stato trovato al suo posto.  Il gioielliere viene descritto come una persona tranquilla. Secondo alcuni testimoni, ieri sera Gala si è attardato in negozio. Qualcuno lo ha visto vicino alla gioielleria, intorno alle 21,30, mentre parlava al telefono. Qualcun altro avrebbe sentito dei rumori sospetti provenire dalla gioielleria intorno alle 23. Circostanze per le quali servono riscontri, utili a sciogliere i rebus di quello che, al momento, è un giallo.

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