Corte dei conti, il prof indagato è Cascetta: tecnico di area Pd, barca sequestrata

Incompatibilità fra docenza universitaria e attività professionale da ingegnere: all’ex super assessore di Bassolino contestato un danno erariale di circa 900mila euro alla Federico II. Ma secondo la magistratura contabile, l’amministrazione dell’ateneo – pur danneggiata – sarebbe stata “passiva e non ha posto in essere nessuna attività perché fosse rispettato il regolamento relativo agli incarichi extraistituzionali, condizionata dall’indiscusso potere accademico nonché politico” del professore

È Ennio Cascetta il professore universitario cui viene contestato un danno erariale da quasi 900mila euro, nell’indagine della procura regionale della Corte dei conti per la Campania. Cascetta, supertecnico di area Pd, fu assessore alla Regione delle giunte Bassolino. Oggi è presidente della società Metropolitana, che realizza il metrò di Napoli. Secondo i finanzieri del Comando provinciale di Napoli, dal 2012 al 2015, avrebbe indebitamente percepito compensi da attività libero professionale quale ingegnere, in assoluta incompatibilità con lo status di docente ordinario. Tale attività, avrebbe causato un danno all’Università “Federico II” di Napoli, dove Cascetta è docente ordinario da decenni. Pesante uno dei rilievi della magistratura contabile, che bacchetta anche l’amministrazione dell’ateneo, pur danneggiata: sarebbe stata “passiva e non ha posto in essere nessuna attività perché fosse rispettato il regolamento relativo agli incarichi extraistituzionali, condizionata dall’indiscusso potere accademico nonché politico” del docente.

 

L’attività d’indagine, è stata gestita da Davide Vitale, della procura regionale della Corte dei conti per la Campania, diretta dal procuratore Michele Oricchio. L’inchiesta, condotta dai finanzieri della compagnia di Portici, è coordinata dal sostituto procuratore Davide Vitale. L’ipotesi è che vi sia  un ulteriore danno pubblico, derivante dalla differenza tra le somme percepite come stipendio da Cascetta, nella qualità di professore a tempo pieno, e quelle che invece gli sarebbero spettate a titolo di professore a tempo definito. L’ultima opzione, anche se esercitata, non avrebbe attenuato le responsabilità del docente in quanto, secondo l’accusa, “le tipologie di committenze/incarichi ricevute, nella maggior parte dei casi, incardinano attività totalmente incompatibili con lo status di dipendente pubblico”.

 

Secondo gli inquirenti Cascetta, “nell’immediatezza delle esternazioni delle attività ispettive a suo carico, ha stipulato atti di donazione a favore dei figli, finalizzati al depauperamento dell’integrale componente immobiliare del suo patrimonio”.La magistratura contabile ha quindi emesso, nei confronti del docente, un “invito a dedurre, con contestuale richiesta di sequestro conservativo ante causam”, autorizzato dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti Campania. Il provvedimento ha disposto il sequestro fino alla concorrenza di 871.408,52 euro delle disponibilità riconducibili al professore, oltre a un’imbarcazione da diporto a motore lunga oltre 12 metri e iscritta alla Capitaneria di Porto di Viareggio.

 

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