Cittadinanza a Diego, è rissa politica. Rinuncia per polemica l’autore di “Maradona è meglio ‘e Pelé”

Il manager chiarisce che il Pibe non riceverà cachet per la cerimonia del 5 luglio ma per eventi collaterali e sarà pagato da sponsor. Ma il clima resta pesante. Coppeto (Mdp): “De Magistris sospenda l’onorificenza”. Borrelli (Verdi): “Chi polemizza lo fa per bassa matrice politica”. Rinuncia all’incontro Bruno Lanza, coautore della più celebre canzone sul fuoriclasse: “Ha trasformato un grande atto d’amore dei napoletani e delle istituzioni in una operazione commerciale”

Cittadinanza onoraria a Maradona, a tre giorni dall’evento infuria la polemica. E nonostante il manager dell’argentino, Stefano Ceci, abbia chiarito che il Pibe de Oro non percepisca nulla per la sua partecipazione alla cerimonia: il ricco cachet di cui si parla da giorni è relativo a manifestazioni collaterali, in programma tra il 4 e il 6 luglio, e verrà sborsato da sponsor. Il brand Maradona tira sempre e l’ex fuoriclasse monetizza, come è giusto che sia. Ma la vicenda, innescata dagli attacchi di alcuni consiglieri comunali, apre una crepa anche nella maggioranza di de Magistris. Mario Coppeto, capogruppo comunale di Mdp-Articolo 1, chiede addirittura al sindaco di sospendere il conferimento dell’onorificenza: “Ci perde la città, la sua dignità, svendendo, per un po’ di effimera notorietà di pochi, un valore alto” scrive su Facebook. In favore dell’evento Francesco Emilio Borrelli, consigliere dei Verdi: “Maradona come ha affermato il suo manager non prenderà un solo un euro per la serata in suo onore in cui gli sarà data la cittadinanza onoraria: gli sponsor interverranno solo per permettere di pagare l’organizzazione di questa iniziativa gratuita per la cittadinanza e per la quale il comune non sborserà un solo euro. Adesso – aggiunge – ci aspettiamo che tutti i protagonisti di questa polemica, che ha nostro avviso ha solo una bassa matrice politica, chiedano scusa”.

 

Ma per protesta con la questione-cachet c’è chi si tira indietro dalla cerimonia e da un amarcord a suo modo storico: Bruno Lanza, coautore col compianto Emilio Campassi ed Antonio Annona della più celebre canzone dedicata al Pibe, “Maradona è meglio ‘e Pelé”. Il paroliere, invitato da Alessandro Siani sul palco a conoscere Maradona, annuncia il forfait dalla “carrambata” con una nota su Facebook. “Caro Alessandro, l’immensa gratitudine che provo per te – scrive Lanza – non è in discussione, quando qualche giorno fa mi hai chiamato per comunicarmi che avevi pensato di farmi incontrare con Maradona sul palco di piazza del plebiscito il 5 luglio. Mi hai dato una immensa felicità perché da 30 anni speravo che ciò avvenisse e mi hai anche pregato di non parlarne con nessuno. Io ho mantenuto il silenzio fino ad oggi, ma vista la mia decisione non c’è più alcun motivo per tacere. Pur ringraziandoti ancora per l’invito, ti comunico che ne faccio volentieri a meno. Non ho nessuna intenzione di incontrarmi e conoscere chi, mai sazio, ha trasformato un grande atto d’amore dei napoletani e delle istituzioni in una operazione commerciale, non voglio avere nulla a che fare con chi si fa pagare per essere amato. E non mi importa se a pagare saremo noi napoletani attraverso le casse del comune o attraverso gli sponsor o insieme. Sta di fatto che Maradona questa volta avrebbe dovuto accedere a tale evento addirittura a sue spese, se avesse amato, così tanto come dice, Napoli ed i napoletani”. Non è il viatico migliore a quella che sarà, comunque, una grande festa popolare.

Girobe

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