Bagnoli, de Magistris contro Caltagirone: “Borghesia mafiosa, Il Mattino mi attacca per l’ordinanza”

Assemblea pubblica al rione Sanità con cittadini e comitati. Il sindaco: “Vi chiedo come mai il quotidiano della città ce l’ha tanto con la nostra esperienza zapatista. Vuoi vedere che per caso, quel giorno maledetto che ho firmato l’atto ‘chi inquina paga” ho scoperto qualcosa che non dovevo scoprire? Abbiamo scoperto ‘le mani sulla città”

Un intervento fluviale, nel quale tocca diversi temi e ne ha per tutti. Con alcuni “ever green”. In un’assemblea pubblica al rione Sanità, De Magistris spara altre bordate contro Caltagirone e gli interessi ruotanti intorno l’area di Bagnoli. Il sindaco accusa anche il Mattino, di proprietà del costruttore, di condurre attacchi all’amministrazione e “all’esperienza zapatista” per ritorsione all’ordinanza che impone di risarcire i danni da inquinamento nell’ex area industriale. Un atto divenuto poi oggetto di una battaglia legale in corso con la Cementir di Caltagirone e Fintecna. L’attacco parte da lontano, parlando di referendum e disobbedienza alle “leggi contrarie alla Costituzione”. “Liberatevi. Questo patto di stabilità ci farà morire. I governi non cambieranno linea, perché devono far pagare alle comunità, a loro interessa fare la Tav in Val di Susa – spiega il sindaco davanti anche a comitati No Tav -, interessa muovere non l’edilizia per mettere in sicurezza il paese. Noi siamo favorevoli al cemento che crea lavoro e mette in sicurezza l’Italia dal nord al sud, ma contrari al cemento che serve a fare quello fatto a Bagnoli da Caltagirone e Fintecna, o in Val di Susa o per fare il ponte sullo Stretto. Quella è borghesia mafiosa, è foraggiare mafia, camorra e corruzione”.

 

 

Tra i 200 partecipanti scrosciano applausi nella Basilica di San Vincenzo. E de Magistris rincara. “Sono affezionato al Mattino, è il giornale della città – premette  – ma vi chiedo, ma vi sembra normale che ogni giorno…come mai Il Mattino ce l’ha tanto con le assemblee popolari? Vuoi vedere che per caso, quel giorno maledetto che ho firmato l’ordinanza su Bagnoli ‘chi inquina paga’, ho scoperto qualcosa che non dovevo scoprire? Ho scoperto chi ha inquinato, ho scoperto perché il governo di centrosinistra non si è costituito parte civile, ho scoperto che ha inquinato lo Stato, perché Fintecna è di Cassa depositi e prestiti, Cementir è di Caltagirone”. “Poi – prosegue il j’accuse de Magistris – siccome non avevo capito, qualcuno mi ha detto: ‘Ma tu lo sai la proprietà del Mattino di chi è?’ E cosa dovevo fare, mi dovevo distrarre, mi dovevo sedere al San Carlo con Nastasi, e dovevo dire: ‘Ho sbagliato scusatemi, vi dovevo consentire di mettere le mani sulla città. Perdonatemi'”. In un crescendo, de Magistris conclude lo sfogo: “No, passerò alla storia come il sindaco con tanti difetti, ma non come il sindaco che ha visto mettere le mani sulla città e non lo ha detto. Lo abbiamo detto prima, non come Francesco Rosi che, giustamente da intellettuale, lo ha detto dopo. Ma che prezzi ci stanno facendo pagare…”. In precedenza, il primo cittadino era tornato sul braccio di ferro con il governo. Un passaggio per ribadire che a sottoscrivere il Patto per il sud “non mi hanno mai chiamato”. E dopo l’ultimo scontro con Renzi per il mancato incontro al San Carlo, manda a dire al premier e al governatore De Luca – candidatosi come mediatore tra i due – “non prendo lezioni di correttezza istituzionale”. “Mi sono scocciato – aggiunge il sindaco – di stare sempre in difesa, ho fatto 5 anni così. Abbiamo fritto il pesce con l’acqua”. E nel frattempo comincia a piovere davvero.

Gianmaria Roberti

(Video Ivo Poggiani)

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