Spogliatoi San Paolo, la ditta dei lavori: “Pronti venerdì. Ancelotti? Forse non c’era”

Carlo Perego, amministratore della Tipiesse di Bergamo: “Mi meravigliano le parole del tecnico. In mattinata è venuto Edoardo De Laurentiis e si è complimentato”. L’architetto Smiraglia, direttore del cantiere: “Entrata a gamba tesa dell’allenatore”

Si infiamma la polemica sui lavori agli spogliatoi del San Paolo. Alle dure parole di Ancelotti, che lancia accuse sui locali non pronti, replica la ditta incaricata delle ristrutturazioni. Carlo Perego, amministratore della Tipiesse di Bergamo, dichiara all’Ansa: “I lavori degli spogliatoio del San Paolo sono finiti, tranne piccole finiture che verranno completate domani. La consegna degli spogliatoi e’ prevista per venerdì 13 alle ore 10, la data è confermata”. Perego precisa: “Non siamo in ritardo anzi siamo in avanti sui tempi contrattuali, e avremmo potuto finire prima ma ci hanno ritardato le piscine che avrebbe dovuto fare il Napoli”. Per l’amministratore dell’azienda “meravigliano le parole di Ancelotti, perché lui probabilmente non è stato nemmeno a vederlo lo stadio, invece oggi in mattinata è venuto il figlio del presidente De Laurentiis e si è complimentato”. Perego chiosa: “Dopo le Universiadi abbiamo avuto 45 giorni per demolire spogliatoi, rifare gli impianti e invece di polemizzare bisognerebbe ringraziare le maestranze che hanno lavorato giorno e notte, per questo ci siamo rimasti malissimo nel leggere quelle frasi”.

 

E si dice “sconcertata e stranita dalla dichiarazione a gamba tesa di Ancelotti” l’architetto Filomena Smiraglia, direttore dei lavori. La professionista conferma: “Oggi abbiamo avuto la visita negli spogliatoi del vicepresidente del Napoli Edoardo De Laurentiis che ci ha fatto i complimenti davanti alle maestranze per i lavori”. Il direttore dei lavori sottolinea che “abbiamo avuto sempre un rapporto cordiale, onesto e corretto con il Napoli e oggi leggo queste dichiarazioni di Ancelotti che non è venuto allo stadio, credo gli avranno mandato qualche foto”. Sui motivi dell’affondo del tecnico, Smiraglia prova a a darsi una spiegazione: “Io sono un tecnico, quando si parla di ristrutturazione di un appartamento alla fine dei lavori c’è sempre del cartonato in terra per non far cadere la pittura, un carrellino nella stanza, poca cosa”. Ma l’architetto confessa di restare “con l’amaro in bocca”, anche perché “questo progetto è stato concordato con il club e con Ancelotti che espresse il desiderio di avere una stanza dedicata a lui e allo staff e siamo riusciti, rimodulando gli spazi, ad adempiere alla sua volontà”.

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