Il gatto James era assente all’arresto di Julian Assange – L’angolo sticazzi

Un grande giallo internazionale scuote la vicenda del fondatore di Wikileaks

Grande intrigo internazionale a Londra. L’arresto di Julian Assange? Macché, non è nulla al confronto del giallo del gatto James. L’Ansa ci informa del mistero sorto intorno alla cattura del fondatore di Wikileaks. “Il gatto James . scrive l’agenzia-, che ha fatto a lungo compagnia a Julian Assange nei suoi anni di confino nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, non era stamani nelle stanze della rappresentanza diplomatica ecuadoriano all’arrivo degli agenti”.
I media britannici, rilanciati dal quotidiano El Universo di Guayaquil, hanno indicato che “il felino, visto spesso lo scorso anno alla finestra della stanza di Assange talvolta con vistosi cravattini al collo, è stato portato via da amici del ricercatore nel settembre scorso”. Ci assale lo sgomento: dove sarà il gatto ora? “La presenza di James – ricorda l’Ansa – era stata uno dei punti di frizione con il personale diplomatico ecuadoriano che aveva chiesto all’ospite in esilio di occuparsi meglio dell’alimentazione e della pulizia della sua mascotte se non voleva che fosse portata via”. E nulla esclude che gli addetti abbiano ammonito lo stesso felino, sull’igiene di Assange, che all’uscita sfoggiava un aspetto da barbone.

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