Diamond Dogs, quando ruggivano gli anni ’80

Domani al Madre serata ad ingresso gratuito dedicata allo storico locale napoletano del Cavone San Gennaro. Presentato il libro del fotografo Toty Ruggieri che ne ripercorre la storia per immagini

Metà anni Ottanta, Napoli: varcato il portone di ferro arrugginito al Cavone San Gennaro, nel cuore del rione Sanità a Napoli, si scendeva, attraverso una ripida scalinata, nello storico locale underground Diamond Dogs. Caverne in tufo coperte di graffiti in stile mittel-europeo pronte a ospitare concerti e azioni teatrali, punto di ritrovo di musicisti, pittori, scrittori, poeti, attori e registi, che ogni notte si alternavano nella “cabina di regia” (l’abitacolo di un camion) e che, da lì a poco, avrebbero dato vita alla rinascita culturale della città di Napoli, ancora ferita dal tragico terremoto del 1980. I Bisca, i Not Moving, i Jazz Butcher, iLiving in Texas, i Christian Death, i Gang, la nuova avanguardia artistica della città e un’intera generazione frequentò, dal 1984 al 1987, il Diamond Dogs – il nome è quello di un album di David Bowie del 1974.

 
A questo locale unico, simbolico e utopico è dedicata la serata a ingresso gratuito di venerdì 14 ottobre 2016, dalle ore 22:00 alle 01:00 (sala Re_Pubblica Madre, pieno terra), quale anteprima della partecipazione del museo Madre alla dodicesima Giornata del contemporaneo di Amaci, l’Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani, a cui il Madre ha aderito dal 2013. La serata, concepita come un book party, si articolerà fra la presentazione di un libro e un programma musicale con drink bar, entrambi dedicati all’esperienza di Diamond Dogs. Dopo trent’anni dalla chiusura del locale, è possibile ripercorrere quella storia leggendo il libro Diamond Dogs. Officina post industriale 1984–1987 Napoli (Yard Press, 256 pagine, 25 euro) del fotografo napoletano Toty Ruggieri, che aveva immortalato le atmosfere del locale. Il libro, in edizione limitata (300 copie) in copertina cartonata in tela rossa e caratteri incisi a rilievo dedicato all’amico Salvio Cusano tra i fondatori dello storico locale con un testo critico del giornalista e scrittore Paolo Pontoniere, verrà presentato al museo Madre di Napoli (a partire dalle ore 22:00) da Luigi Caramiello, professore aggregato di Sociologia dell’Arte e della Letteratura all’Università Federico II di Napoli, giornalista, regista e autore di numerose pubblicazioni, che illustrerà l’importanza sociale di un locale come il Diamond Dogs nella metà degli anni Ottanta a Napoli e introdurrà il successivo book party (fino alle ore 01:00) organizzato dall’editore Yard Press (http://www.yardpress.it; http://www.yardpress.it/diamond-dogs-officina-post-industriale1984-1987-napoli) in collaborazione con il collettivo Luce. La sala Re_Pubblica madre del museo verrà completamente avvolta da luci rosse e ospiterà una proiezione fotografica con una selezione degli scatti di Toty Ruggieri creando un’atmosfera che rievoca i contenuti e l’immaginario del libro, a cui si richiameranno anche la performance live del duo post-industriale romano Rotadefero e la selezione musicale curata dal dj Emiliano Cataldo. Toty Ruggieri sarà presente per firmare le copie del volume.

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