Sarri alla Juventus, è ufficiale: per tanti tifosi del Napoli è “tradimento”

Il Chelsea libera l’allenatore: contratto triennale. Dilagano gli sfoghi dei delusi fan azzurri per la scelta dell’ex tecnico, tra rabbia e ironia

Il “tradimento” è consumato. Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juventus. Lo annuncia il club bianconero sul proprio sito internet. Per il tecnico contratto triennale. Il Chelsea lo libera, strappando altri due anni di contratto. Il club londinese saluta e ringrazia. “Nei colloqui che abbiamo avuto dopo la finale di Europa League di Baku – spiega il direttore del Chelsea Marina Granovskaia – è emerso chiaramente il forte desiderio di Maurizio di tornare nel suo paese. Sarri ci lascia con il nostro ringraziamento per tutto il lavoro che lui e i suoi assistenti hanno profuso nella stagione che ci ha visto vincere l’Europa League e tornare in Champions”. L’approdo di Sarri a Torino, da tempo annunciato, è però vissuto come un voltafaccia da tantissimi tifosi del Napoli, per cui l’ex allenatore era il Comandante: qualcosa in più di un semplice trainer. Un vessillo da sventolare proprio contro il moloch juventino, “fino al palazzo”, come recitava un celebre slogan, alludendo ai poteri forti del calcio italiano. Ma la storia, oggi, si cancella con una firma. E allora in molti sfogano il malanimo sui social. E c’è chi, come il comico Peppe Iodice, compone versi ironici per l’occasione. La polemica è destinata a montare.

 

 

RABBIA E DELUSIONE DEL “SOVIET SARRISTA”. Erano i tifosi-intellettuali, conquistati dal binomio estetica-politica del tecnico Sarri, individuato come icona della sinistra, per le origini operaie della famiglia, ma anche della riscossa di una Napoli oppressa dal potere nordista. Oggi manifestano rabbia e delusione i fan radunati sotto la sigla del “Sarrismo, gioia e rivoluzione”. Per il Soviet Sarrista, pagina social di “cazzeggio impegnato”, parla il giornalista Sandro Ruotolo, tra ironia e disincanto a mascherare lo sconcerto. “Questo – si legge – è il comunicato finale del Comitato Centrale, che da questo momento deve considerarsi sciolto. Sarrismo – Gioia e Rivoluzione si ferma alla stazione di Baku, al primo trofeo conquistato da Maurizio Sarri, che da oggi in poi proseguirà da solo. “Se c’è qualcuno che Sarri ha tradito, dunque, quel qualcuno è Sarri stesso. L’allenatore ha avuto la meglio sull’uomo, ha ucciso il Comandante. Resta il dubbio, certo, che Sarri fosse un personaggio anti-sistema perché il sistema non lo accettava, non perché lui non accettava il sistema. Appena ne ha avuta l’occasione, non solo lo ha accettato: ci è convolato a nozze. Ha scoppiato il mito con uno spillo, anzi con una sigaretta accesa: forse il mito era diventato più grande di lui, troppo ingombrante, troppo lontano dal campo”.

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