Juve-Napoli, biglietti vietati ai nati in Campania: bufera sul club di Agnelli

La decisione comunicata ieri sul sito della società,  “in attesa delle determinazioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive”. La Questura di Torino si dissocia: “Mai concordate queste modalità”. La replica: “L’avevamo comunicato il 4 agosto”. Proteste di tantissimi tifosi azzurri: “Questa è discriminazione”

Una scelta incomprensibile, una fuga in avanti, ed è bufera sulla Juventus. La vendita dei biglietti di Juve-Napoli, in programma il 31 agosto, è vietata ai residenti e ai nati in Campania. La scelta, pubblicata ieri sul sito del club bianconero, scatena una valanga di proteste da Napoli. Ma a dissociarsi è pure la questura di Torino. L’accusa di molti tifosi è di praticare una discriminazione. Spesso, in passato, ragioni di ordine pubblico avevano indotto a limitazioni geografiche, per l’acquisto dei tagliandi delle partite di calcio. Non di rado si era trattato di un divieto ai residenti, in una regione determinata. Ma stavolta, desta sensazione il richiamo al luogo di nascita. La società di Andrea Agnelli, però, spiega di aver comunicato il 4 agosto “alle autorità competenti” le modalità di vendita. Nella mail alla Questura, inviata via pec, si precisa che le procedure “sono le medesime applicate in occasione della gara della scorsa stagione”. Nel messaggio, anch’esso pubblicato sul sito, è presente un clausola di salvaguardia: le decisioni sono adottate “in attesa delle determinazioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive”, costituito al Viminale. Fonti del ministero, del resto, sottolineano che la riunione per la seconda di campionato – giornata di Juventus-Napoli – non si tiene prima del 20 agosto. E quella è la sede per formulare prescrizioni, in linea con le stagioni precedenti. Le limitazioni alla vendita, stabilite dalla Juventus, sono quindi sub judice. Ma lo stesso, non mancano di sollevare un polverone. Prima della precisazione ufficiale del club, la Questura di Torino aveva preso le distanze. “Con riferimento alla notizia apparsa oggi su alcuni organi di stampa – afferma una nota-, secondo la quale la Questura di Torino avrebbe concordato il divieto di vendita dei tagliandi per la partita Juve – Napoli a chi è nato in Campania, si comunica ufficialmente che tale notizia è del tutto destituita di ogni fondamento. La Questura di Torino non ha mai concordato tale decisione…”. Tentando una ricostruzione: dalla società bianconera è partita una mail, giunta a destinazione. Ma non sembrano esserci risposte dell’autorità di pubblica sicurezza. La nostra ipotesi: la Juventus, forse, pratica il silenzio-assenso.

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