Camera, il decreto passa: Un buon inizio per ridare dignità al lavoro

Controlli sulle delocalizzazioni

Passa alla Camera il decreto dignità. Passa con  312 sì, 190 no e 1 astenuto. Il provvedimento ora sarà esaminato dal Senato per il via libera definitivo e diventare legge. Un significativo primo passo in avanti per introdurre un sistema di regole trasparenti nel mercato del lavoro e iniziare a mettere in discussione la precarietà lavorativa.

“Prima del decreto su 100 lavoratori l’impresa poteva assumerne 20 con contratti a termine, ma quanti ne voleva con contratti in somministrazione generando precari – spiega Andrea Caso deputato del M5S – Non c’erano limiti al cosiddetto lavoro interinale. Noi manteniamo il limite dei 20 contratti a termine e interveniamo con un emendamento di maggioranza per limitare anche il numero dei contratti in somministrazione, i quali non potranno superare il 30% del totale, e la gran parte delle volte saranno ancora inferiori, dato che una parte di quel 30% sarà già occupato dai contratti a termine – continua Caso –  Ad esempio, se il 10% fosse occupato dai contratti a termine quelli interinali non potrebbero superare il 20%. Questo significa che vengono incentivati i contratti a tempo indeterminato, i quali dovranno essere obbligatoriamente almeno il 70% per ogni azienda.
Il miglioramento quindi è enorme: si passa da una situazione in cui un’azienda poteva assumere tutti i lavoratori con contratti precari ad una in cui il contratto stabile sarà quello maggiormente utilizzato”

Ecco i punti principali del testo firmato dal ministro del Lavoro,  dello Sviluppo economico e vicepremier, Luigi Di Maio:

BONUS UNDER 35 – Saranno circa 31.200 l’anno, i giovani under 35 a beneficiare del bonus assunzioni rinnovato per due anni. Dunque, 62mila nel biennio. La stima è calcolata sulle assunzioni dei primi 5 mesi del 2018, nella fascia d’eta’ 30-35 anni (circa 11.300), con un esonero contributivo in media di 2.650 euro.

SOGLIA DEL 30% – Passa al 30% la quota di contratti a tempo indeterminato da non superare con accordi a tempo determinato e di somministrazione. Finora il tetto era del 20% per quelli a tempo e un altro 20% per quelli di somministrazione. In caso di somministrazione fraudolenta è prevista una sanzione di 20 euro per ciascuno lavoratore coinvolto e ciascun giorno” lavorato in condizioni di irregolarità.

PORTUALI – Sono ufficialmente esclusi dalla stretta sui contratti di somministrazione, prevista dal decreto dignità, i lavoratori occupati nel settore marittimo.

CONTRATTI SENZA CAUSALI – I contratti a tempo determinato senza causali che superano i 12 mesi, verranno trasformati automaticamente in tempo indeterminato.

COLF – Gli aumenti dei contributi per i rinnovi dei contratti a tempo determinato non si applicano ai contratti di lavoro domestico.

PERIODO TRANSITORIO – Sui contratti a termine in essere è previsto un periodo transitorio fino al 31 ottobre prossimo, data entro la quale le nuove norme non saranno applicabili.

VOUCHER – Tornano i buoni lavoro, ma potranno essere utilizzati dalle aziende agricole, alberghiere e delle strutture ricettive che operano nel settore del turismo e che hanno alle dipendenze fino a 8 lavoratori. La data di inizio e monte orario deve essere compreso in un arco temporale non superiore a 10 giorni. La misura prevede che il pagamento del compenso al prestatore può essere effettuato decorsi 15 giorni dal momento in cui la prestazione lavorativa inserita è la procedura informatica e consolidate, per il tramite di qualsiasi sportello postale.

DELOCALIZZAZIONI – Le somme derivanti da sanzioni applicate alle aziende che delocalizzano prima di 5 anni dopo aver ricevuto contributi pubblici, sono riassegnate a un fondo finalizzato al finanziamento di contratti di sviluppo ai fini della riconversione del sito produttivo.

STOP PUBBLICITA’ GIOCHI – Con il decreto dignità arriva il divieto di pubblicità dei giochi d’azzardo. Inoltre, si prevede “l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari al 20% del valore della sponsorizzazione (non al 5% come previsto in precedenza) o della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, a 50mila euro”.

TESSERA SANITARIA – Dal 1° gennaio 2020 l’accesso agli apparecchi da intrattenimento, è concesso “esclusivamente mediante l’utilizzo della tessera sanitaria al fine di impedire l’accesso ai giochi da parte dei minori.

GRATTA E VINCI – Sui biglietti dei gratta e vinci d’ora in poi apparirà anche l’avviso “nuoce gravemente alla salute” come accade con le sigarette. Lo prevede un emendamento del Pd al decreto dignità approvato dall’Aula della Camera con 445 sì, 10 astenuti e 59 contrari (dichiarato il no di Forza Italia). I tagliandi dovranno contenere messaggi sui rischi connessi al gioco d’azzardo “in modo da coprire almeno il 20% della superficie su entrambi i lati”.

LOGO ‘NO SLOT’ – I Comuni possono concedere il logo no slot, patrocinato dal ministero dello Sviluppo economico, agli esercizi commerciali che eliminano o si impegnano a eliminare le apparecchiature da intrattenimento dai loro locali.

COMPENSAZIONE – Per le aziende titolari di un credito nei confronti della Pubblica amministrazione sarà possibile effettuare una “compensazione” con i debiti contratti con lo Stato. La misura è valida solo per il 2018.

SCUOLA – Viene cancellato il tetto dei 36 mesi ai contratti a tempo determinato per i docenti e il personale scolastico. La norma era prevista da una misura contenuta nella legge 107 del 2015, la cosiddetta “Buona scuola”.

 

 

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest