Vertenza la Città Salerno, società sciolta: licenziati i redattori

Precipita la crisi della storica testata: stamane i giornalisti – dopo 10 giorni di sciopero – avevano trovato chiusa la sede del quotidiano. Poco dopo la comunicazione: la società Edizioni Salernitane delibera lo scioglimento volontario per “la gravissima situazione economica e finanziaria”

Precipita la crisi del quotidiano la Città di Salerno, storica testata campana: comunicato lo scioglimento della società editrice.  Di conseguenza, stop alle pubblicazioni. Stamane i giornalisti avevano trovato chiuse le porte della redazione in piazza Sant’Agostino, tornando al lavoro, dopo 10 giorni di sciopero. Un’astensione proclamata contro il licenziamento di 4 redattori, al termine di 12 mesi difficili, tra tagli annunciati e contratti di solidarietà. “Scioglimento volontario anticipato della società Edizioni Salernitane srl e sospensione delle pubblicazioni della testata giornalistica La Città di Salerno con conseguente interruzione di tutti i rapporti di lavoro ad oggi in essere”. Questo l’oggetto della lettera inviata dall’azienda al Sindacato unitario giornalisti della Campania, al comitato di redazione, alla Fistel Cisl. “La proprietà aziendale – si legge – ha disposto la sospensione delle pubblicazioni della testata giornalistica La Città’ di Salerno con decorrenza immediata”. La missiva porta la data di oggi, e parla di “sofferta decisione”. Con tale comunicazione “si ritiene opportuno la necessità di predisporre ed avviare immediatamente le procedure previste dalla legge 223/1991 in tema di riduzione del personale dipendente per licenziamento collettivo”. “La gravissima situazione economica e finanziaria della società – aggiunge la lettera – rende auspicabile la convocazione al tavolo sindacale entro al massimo 5 giorni”. Dopo di che, il liquidatore “non avrà altra scelta se non quella di avviare immediatamente e senza indugio tutte le procedure di legge previste per l’avvio dei licenziamenti collettivi ex L.223/91”. L’atto renderebbe superata anche la vertenza instaurata a seguito dei 4 licenziamenti. “Il liquidatore – spiega l’azienda – notificherà ai 4 giornalisti interessati ed alla Itl di Salerno la rinuncia alla prosecuzione dell’iter procedurale in tema di conciliazione obbligatoria per la rescissione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato per giustificato motivo oggettivo, ragion per cui i lavoratori soggetti al provvedimento saranno reintegrati appieno nell’organigramma, senza soluzione di continuità”.

 

Una nota della società, poi, attacca duramente i dipendenti, e non mancherà di innescare altre tensioni. “La decisione – si legge -, presa nel corso dell’assemblea dei soci svoltosi oggi” è scaturita “in seguito ai 10 giorni di sciopero e alle ricadute negative con l’aggravarsi delle condizioni finanziarie (aggravio di costi per circa 300mila euro) e d’immagine dell’azienda editrice”. “I soci di Edizioni Salernitane, considerando che – afferma la nota – sono di fatto impraticabili accordi credibili, perseguibili e duraturi per la riduzione dei costi della società e in particolare la riduzione del costo del lavoro – che rappresenta circa il 70% dei costi totali- a seguito dell’impossibilità di interloquire in modo civile e costruttivo con le rappresentanze sindacali, venute meno le condizioni per un riequilibrio delle passività aziendali e il raggiungimento dello scopo sociale, hanno deliberato lo scioglimento della società nominando come liquidatore Giuseppe Carriero, già direttore amministrativo, dando ampio mandato per una eventuale trattativa per la cessione della società”. La Città, fondato nel 1996, è da tempo il quotidiano di riferimento per Salerno e la sua provincia. L’organico è composto da 13 giornalisti, più il direttore responsabile Antonio Manzo, sfiduciato dall’assemblea di redazione dopo i licenziamenti previsti dal piano editoriale.

 

“Sciolta la società e sospese le pubblicazioni de La Città di Salerno. – scrive su Facebook il presidente dell’Ordine giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli – Siamo tutti fuori – Sos informazione da Salerno – Emergenza democratica nel Mezzogiorno”.  “Quanto sta accadendo ai giornalisti e poligrafici del quotidiano la Città di Salerno – dichiarano in una nota il segretario generale della Cgil Campania, Nicola Ricci e il segretario generale della Cgil Salerno, Arturo Sessa – è di una violenza ed una gravità inaudita e rappresenta una minaccia concreta al pluralismo e alla libertà di stampa. Prima il divieto di accesso alla redazione al rientro dai dieci giorni di sciopero, poi la notizia della messa in liquidazione della società e l’apertura delle procedure di licenziamento collettivo, dopo aver dato seguito a quelle per quattro giornalisti. La Cgil, attraverso la Camera del Lavoro di Salerno che incontrato lunedì scorso una delegazione di giornalisti, si è resa disponibile nel dare tutto il sostegno possibile alla vertenza messa in campo dai dipendenti del quotidiano salernitano. C’è bisogno di unire le forze per combattere un’emergenza informazione che sta interessando soprattutto il Mezzogiorno”.

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