Navigator, il difensore civico diffida De Luca: “Firma entro 5 giorni o commissario”

La vertenza dei vincitori della selezione: atto notificato al presidente della Regione da Giuseppe Fortunato

Vertenza Navigator campani, il difensore civico regionale diffida il governatore Vincenzo De Luca: “Firma entro 5 giorni la convenzione con l’Anpal, o eserciterò i poteri sostitutivi”. Giuseppe Fortunato è pronto a nominare un commissario ad acta per completare la procedura, che vede sulle barricate i 471 vincitori di selezione in Campania, bloccati dal braccio di ferro Regione-governo. L’atto è stato notificato stamane a De Luca. La firma viene considerata “un atto dovuto” dal difensore civico. Nel procedimento aperto, si evidenzia la necessità di difendere il contribuente da azioni risarcitorie, cui potrebbero ricorrere i navigator. Inoltre, Fortunato evoca il rispetto del principio di leale cooperazione fra Stato e Regioni. Secondo il difensore civico, nell’intesa consolidata dalla conferenza unificata, la Regione Campania non ha emanato atti contrari. Non ci sarebbe alcuna presa di distanza, a differenza da quanto espresso dalle province autonome di Trento e Bolzano, uniche in Italia a smarcarsi dall’accordo Stato-Regioni. Anzi, il 17 aprile ha sottoscritto il protocollo per le assunzioni nei centri per l’impiego, con il quale il ministero del lavoro destina 120 milioni ai concorsi regionali. E in attesa della contromossa di Palazzo Santa Lucia, oggi i navigator campani segnano un punto a loro favore.

 

L’atto del difensore civico: “De Luca responsabile personalmente di richieste risarcitorie”

Il difensore civico si è attivato in seguito a dieci ricorsi, depositati per i “ritardati contratti dei Navigator campani, nonostante loro richiesta”. L’organismo indipendente ritiene “imprescindibile e improcrastinabile” la “immediata conclusione della convenzione della Regione Campania con Anpal Servizi”. E avverte De Luca di star procedendo anche per “tutelare i contribuenti campani da ogni azione risarcitoria dei vincitori selezionati non ancora contrattualizzati, essendo ravvisabile Sua esclusiva responsabilità personale”. Una responsabilità civile e, in presenza dei relativi presupposti, anche penale. “Vanno evidenziati – afferma l’atto notificato al governatore – le richieste già vanamente rivolteLe dagli attuali ricorrenti vincitori della pubblica selezione, la persistente inerzia assoluta sostanziale sulla vicenda, i formali ricorsi, le integrazioni documentali da me richieste agli stessi ricorrenti e le Sue intervenute pubbliche dichiarazioni, anche con comunicati e videoriprese”. Per Fortunato non sussistono “ragioni ostative all’attuazione della normativa (sul reddito di cittadinanza, ndr) anche nella Regione Campania, così come da impegni da essa assunti che vanno rispettati, né le critiche all’impianto normativo possono pregiudicare chi ha fatto legittimo affidamento in esso”. Il difensore civico utilizza un’antica formula del diritto, per riassumere il quadro: pacta servanda sunt, ossia i patti devono essere osservati. E nel merito, elenca le ragioni per cui il governatore è invitato a firmare.

“In data 17 aprile 2019, in sede di Conferenza permanente per i rapporti fra Stato e Regioni – rievoca-, la Regione Campania ha sottoscritto la relativa Intesa sul “Piano straordinario sul potenziamento dei Centri dell’impiego e delle politiche attive del lavoro”; ben diverso è stato il comportamento della Regione Trentino Alto Adige (che non ha firmato l’Intesa per cui Anpal Servizi non ha posto per nulla in atto le relative selezioni per tale Regione)”. Dopo quella data, “la Conferenza unificata, acquisito l’assenso delle Regioni, ha sancito l’intesa tra Governo e regioni sullo schema del decreto del Ministero del lavoro”. In base all’avviso pubblico di selezione, il difensore civico sottolinea che “la contrattualizzazione dei vincitori è disposta con riserva di accertamento dell’effettiva disponibilità, anche sulla base delle convenzioni stipulate dalle singole regioni, delle posizioni verificate su base provinciale”. E quindi “solo un’accertata indisponibilità effettiva delle posizioni (allo stato proprio nella Regione Campania non ipotizzabile), comportando impossibilità della prestazione lavorativa, potrebbe procrastinare la contrattualizzazione”. Peraltro “durante tutto l’iter, nessuna riserva, nessun limite, nessuna condizione , nessuno speciale termine è stato mai posto dalla Regione Campania”. Quindi la convenzione si configura “come obbligatoria”, pure se nella forma e negli elementi accidentali presenta “margini utili di discrezionalità tecnica per meglio adeguare l’attività collaborativa dei Navigator alle specifiche situazioni dei Centri campani per l’impiego”.

Fortunato rammenta, inoltre, che “gli importi per i Navigator campani non sono a carico della Regione Campania; anzi nessun onere finanziario è previsto per il bilancio della Regione Campania; per di più l’avvio delle collaborazioni comporta aggiuntivi benefici da parte dello Stato per improcrastinabili ammodernamenti dei Centri campani per l’impiego”. E c’è da considerare come il blocco dei contratti impedisca “in Campania il passaggio all’obbligatoria ulteriore fase, normativamente prevista, per i percettori di reddito di cittadinanza; sono interessate 178370 famiglie cui, senza l’assistenza tecnica di queste figure professionali, sono negati i “livelli essenziali delle prestazioni””. E per finire, “non deriva dall’avvio delle attività dei Navigator alcun nocumento per ogni altra opportunità occupazionale”.

 

M5s: richiesto consiglio regionale monotematico

Sulla vicenda navigator, il gruppo regionale del M5s ha depositato una richiesta di un consiglio monotematico, a norma dell’articolo 61 del regolamento interno. Una richiesta, sinora, non sottoscritta dagli altri gruppi. “Immaginavamo – afferma il consigliere pentastellato Gennaro Saiello – che il nostro appello alle forze presenti in Consiglio regionale di sottoscrivere la richiesta non sarebbe stato accolto dal centrodestra, buono solo per alimentare futili polemiche, ma che mai una proposta costruttiva ha formulato in questi anni per i lavoratori e i cittadini della Campania. Speriamo che almeno maggioranza voglia uscire dall’imbarazzo in cui l’ha messo De Luca, ora che anche lo stesso difensore civico della Campania ha diffidato il governatore”. Saiello rincara: “È arrivato per De Luca il momento di smetterla con la farsa dei Navigator e per il Partito democratico quello di costringere il suo pessimo governatore a firmare la convenzione per l’assunzione dei nostri 471 ragazzi, a cui è stato calpestato il diritto a un posto di lavoro conquistato superando un concorso pubblico”. “Il nostro ministero del Lavoro – aggiunge il consigliere del M5s – ha fatto la sua parte fino in fondo, nel rispetto dell’intesa sottoscritta il 17 aprile scorso in Conferenza Stato-Regioni dalla stessa Campania. Ma da oggi viene meno anche l’ultimo alibi di Vincenzo De Luca. Grazie al decreto imprese, sarà infatti avviato il percorso di stabilizzazione per i 650 lavoratori precari di Anpal.

Gianmaria Roberti

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