Difensore civico, a metà ottobre De Luca convocato per il faccia a faccia coi navigator

I ricorsi dei vincitori di selezione contro la mancata firma tra Regione e Anpal, Giuseppe Fortunato sul punto di notificare l’invito alle parti per l’esame congiunto: “E il governatore oscuri dai documenti ufficiali i passaggi in cui li definisce ‘cosiddetti navigator'”

Vertenza navigator, sarà fissato per metà di ottobre l’esame congiunto tra il governatore Vincenzo De Luca e i vincitori di selezione, tra quanti sono ricorsi al difensore civico regionale. Dunque non arretra Giuseppe Fortunato, pur destinatario di una controdiffida del presidente della Regione, a seguito dell’invito a firmare la convenzione con l’Anpal per i contratti dei navigator campani. Come prevede la legge, è in preparazione l’atto con cui convocare le parti per un confronto, davanti al difensore civico. Tutto da verificare se, quel giorno, De Luca si presenterà negli uffici del centro direzionale. Ma di certo gli verrà notificato un nuovo invito, con l’avviso di potersi far assistere da un legale. Secondo la procedura, le parti possono presentare memorie fino a cinque giorni prima, e documenti fino a tre. Nell’atto, inoltre, Fortunato risponderà alla diffida del governatore. Anzitutto, l’ombudsman respingerà l’eccezione di irricevibilità dell’invito a firmare, perché “il contrasto è nel merito”, non sulla competenza “del Difensore Civico campano, cui spetta di seguire a tutela dei singoli (…) che ne facciano richiesta l’adozione degli atti dell’Ente Regione”. Rispedita al mittente pure l’allusione a sue “responsabilità, anche penali, correlate a condotte di abuso delle qualità e di usurpazione delle funzioni”. Quindi si elencano le fonti, in fatto e diritto, per cui De Luca non potrebbe eludere la convenzione. Si tratta del Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego, del decreto ministeriale che assegna i fondi, dell’avviso pubblico di selezione e “l’indubbia situazione di attuale vulnus ai livelli essenziali di prestazioni”, riferita ai percettori del reddito di cittadinanza. Fortunato dispone anche “che sia oscurata, nella nota del Presidente del 6 settembre 2019, inserita nel fascicolo procedimentale, la parola “cd” dinanzi al nome: Navigator”. Un passaggio non formale, a tutela dell’immagine dei ricorrenti. E nel ribadire la tesi del dovere di firmare, contrastata da De Luca, il difensore civico non rinuncia a pungere: “Il vagabondare nelle argomentazioni addotte rende evidente che non può eludersi l’obbligo gravante sull’Ente Regione”. Per motivare le sue richieste, Fortunato scrive che “se per assurdo non si trattasse di obbligo ma di una opzione dell’Ente Regione”, risulterebbero “totalmente irragionevoli e totalmente prive di istruttoria le tre ragioni alla base dell’opzione negativa”. Ad esempio, per ribattere alla decisione di non avvalersi dei navigator, si ricorda che il loro apporto “non è per nulla preclusivo bensì potenziante di ogni possibile scelta politica con la presenza di risorse aggiuntive specificamente destinate”. E se De Luca intende opporsi a “nuovi precari”, Fortunato osserva: “Il contratto previsto non prevede affatto un precariato con un lavoro subordinato a termine, con ogni incompatibilità, ma una collaborazione che non vieta di coltivare diversa attività”. Quanto all’altro tema evocato da Palazzo Santa Lucia – la “impossibilità di utilizzo nei centri per l’impiego se non violando le norme della sicurezza del lavoro” – il difensore civico replica: “Non risulta alcuna istruttoria, (…) non sono stati affatto esaminati gli aspetti logistici, (…) appare singolare che emerga solo in Campania tale asserita impossibilità”. Uno dei diversi punti di conflitto da chiarire.

 

Lo scontro tra Cesaro e Palmeri
Un altro capitolo concerne l’accusa di Forza Italia al governatore: incassare le risorse del decreto ministeriale per le politiche attive del lavoro, inserirle nella variazione del bilancio regionale, senza consentire l’assunzione dei navigator. Al Corriere del mezzogiorno, l’assessore regionale al lavoro Sonia Palmeri spiega che “l’iscrizione a bilancio delle risorse del decreto ministeriale di giugno non implica l’obbligo di assumere i 471 navigator. Noi abbiamo incassato le risorse strettamente necessarie per avviare il concorso per il reclutamento a tempo indeterminato di 641 unità presso i centri per l’impiego”. Tuttavia insiste il capogruppo regionale di Fi, Armando Cesaro. “De Luca è – sostiene – l’unico governatore italiano che immagina, come ha fatto finora col decreto sul reddito di cittadinanza, di poter applicare solo gli articoli o i commi delle leggi che possono tornargli politicamente utili. Non può farlo: non può da un lato prelevare le risorse che vuole, che sa di poter gestire in prima persona, e dall’altro impedire la piena attuazione della legge. Non credo che nessuna autorità amministrativa o contabile glielo possa consentire”. L’esponente forzista aggiunge: “De Luca, che prima di far replicare ad un suo assessore sul caso della delibera con la quale ha prelevato i soldi dei navigator avrebbe fatto meglio ad assicurarsi che fosse stata almeno presente alla seduta di giunta, ha il dovere di firmare la convenzione oppure, se, smentendo quanto già approvato in sede di conferenza unificata Stato Regioni, non condivide per nulla il reddito di cittadinanza, restituisca le risorse già acquisite al bilancio regionale”. E infine un pronostico: “Non si sorprenda se, anche di fronte al suo governo giallorosso, dovrà assumersi la responsabilità di aver boicottato questa misura, di averla portata al fallimento e di non aver mandato al lavoro nessuno solo e soltanto in Campania”.

 

Navigator in piazza per Whirlpool
Oggi, 23 settembre, una delegazione dei navigator annuncia la presenza in piazza Mancini a Napoli, al fianco del lavoratori di Whirlpool. “È giunto il momento – afferma una nota – di mettere al centro il diritto al lavoro di migliaia di persone. I lavoratori Whirlpool stanno subendo un torto e le istituzioni devono rispondere immediatamente. Così come hanno l’obbligo di non abbandonare i 471 navigator campani”.

Gianmaria Roberti

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