Omicidio Genny Cesarano, in appello confermati tre ergastoli su quattro

Massimo della pena per Luigi Cutarelli, Ciro Perfetto e Antonio Buono e Mariano Torre. La condanna scende a 16 anni di reclusione per il collaboratore di giustizia Mariano Torre. Conferma della condanna a 16 anni per il boss pentito Carlo Lo Russo, mandante della stesa in cui a Napoli rimase ucciso il 17enne della Sanità, vittima innocente, il 6 settembre 2015

Omicidio del giovane Genny Cesarano, la IV Corte di Assise di Appello di Napoli (Vescia presidente, Ciocia giudice a latere) conferma tre delle quattro condanne all’ergastolo. In primo grado, col rito abbreviato, il massimo della pena era toccato a Luigi Cutarelli, Ciro Perfetto e Antonio Buono e Mariano Torre. In secondo grado, invece, scende a 16 anni la pena di Torre, per cui vale l’attenuante speciale riconosciuta ai collaboratori di giustizia. Confermati anche i 16 anni di reclusione inflitti in primo grado al boss Carlo Lo Russo, mandante del raid, anche lui pentito. Il 17enne Genny Cesarano fu vittima innocente di una stesa in piazza Sanità, nell’omonimo e storico quartiere napoletano, il 6 settembre 2015.

Proteste da qualche familiare degli imputati, in attesa all’esterno dell’aula, una volta appresa la sentenza. Viceversa, ringraziamenti al sostituto pg Maria Di Addea, pubblica accusa, dal padre del ragazzo, Antonio Cesarano – difeso dall’avvocato Marco Campora – per “la straordinaria attività investigativa svolta”.

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