Napoli Servizi: lavoratori sospendono l’agitazione, de Magistris prende tempo

 

Il Pd: “Procedere, seppur con il parere contrario dei revisori dei conti, all’approvazione del bilancio della Napoli Servizi da parte dell’Assemblea dei soci della Giunta comunale”

I lavoratori di Napoli Servizi hanno sospeso lo stato di agitazione al termine di una lunghissima e tesissima giornata di lotta, occupazioni, slogan durissimi, blocco delle attività di pulizia e di manutenzione presso gli impianti sportivi. Agitazioni sospese dopo una riunione con il sindaco Luigi de Magistris e l’assessore al lavoro Enrico Panini  che hanno annunciato la “centralità” dell’azienda partecipata Napoli Servizi resterà ma senza dire come,  considerato che il collegio dei revisori  ha bocciato il bilancio di esercizio 2017 e inviato una denuncia alla Corte dei Conti. I bene informati sostengono che il primo cittadino e il suo vice avevano un solo obiettivo: evitare il blocco delle attività di manutenzione e di pulizia negli impianti sportivi dove si svolgono le Universiadi. Attuata la solita politica del rinvio. Tra l’altro, una delle principali questioni  che hanno alimentato la tensione riguarda la corresponsione del “premio di risultato” del 2017, dei relativi arretrati e dei criteri di attribuzione per gli operai e i dirigenti. Criteri di attribuzione che avrebbero sollevato più di una perplessità tra i componenti dell’organismo di controllo.  E per pagare queste spettanze,  il Comune avrebbe trasferito a Napoli Servizi un “importo sufficiente” lo scorso 28 giugno rinviando il pagamento di spettanze per complessivi 8 milioni di euro nei confronti dell’azienda partecipata. Le decisioni politiche ed amministrative assunte dal governo cittadino hanno costretto  i revisori a bocciare il documento finanziario e a inviare le carte alla magistratura.  L’assessore Panini con enfasi e la solita retorica ha diffuso una nota nelle ultime ore tentando di  buttare  acqua sul fuoco  scaricando le responsabilità sul collegio dei revisori. “Una lunga Assemblea dei Soci, durata oltre otto ore, ha scandito – fino alle prime luci dell’alba – una nuova fase di un difficile rapporto sull’approvazione del bilancio 2017 di Napoli Servizi – ha sottolineato Panini – Infatti, dopo che l’Amministrazione comunale metteva a segno gli atti dichiarati da tempo per rispondere ai rilievi tecnici della Società di Revisione e del Collegio sindacale, mentre i primi modificavano il loro parere da “no opinion” a “positivo”, i secondi adducevano ulteriori motivi per confermare un giudizio negativo sullo stesso. Il Comune di Napoli ha chiesto – in Assemblea e con apposita dichiarazione – di acquisire tutta la documentazione sottostante le azioni di questi ultimi mesi, a partire dal contenuto di una denuncia presentata al Tribunale delle Imprese dal Collegio sindacale“. Il bilancio sarà approvato lo stesso nonostante il parere sfavorevole dei revisori? In favore di questa soluzione scende in campo addirittura un pezzo dell’opposizione,  il gruppo consiliare del Pd. “È il momento della responsabilità e, come già avvenuto nelle precedenti annualità , procedere, seppur con il parere contrario dei revisori dei conti, all’approvazione del bilancio della NapoliServizi da parte dell’Assemblea dei soci e, dunque, della Giunta comunale – sottolineano i consiglieri comunale del Pd –  Se ciò non dovesse avvenire, il rischio commissariamento della società è inevitabile”. Dunque, insieme a Napoli Servizi, rischia di scoppiare la “bomba” delle aziende partecipate comunali tutte in deficit, creditrici nei confronti del comune. E quando si redigono i bilanci ci vogliono le risorse economiche non le chiacchiere.

                                                                                                                                                   CiCre

 

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