Napoli, 5 mila in piazza per riprendersi la vita e i diritti

 

L’iniziativa di lotta è stata promossa da decine di associazioni e movimenti

A Napoli sono scesi in piazza gli esclusi. Sfilano in corteo  studenti, migranti, lavoratori, lavoratori a nero, disoccupati, ex detenuti,  comitati ed associazioni che rivendicano diritti, uguaglianza e giustizia sociale e lottano contro ogni forma di discriminazione e razzismo.

Sono scesi in piazza per vivere le loro vite, essere felici e combattere un sistema di potere, un modello di società che alimenta solo discriminazioni, razzismi, guerre tra poveri e contro i poveri e tenta di spegnere sorrisi.

“Siamo tutti sulla stessa barca e solo se ci uniamo insieme possiamo fare delle debolezze la nostra forza solo così possiamo vincere contro questa barbarie che ci circonda e vivere le nostre vite camminando sulle teste dei re- affermano gli esclusi partenopei.

Il corteo  partito da piazza Garibaldi diretto verso la Prefettura si è aperto con uno striscione di solidarietà per Bobb Alagie, il migrante gambiano ferito gravemente da un socio di un centro d’accoglienza di cui era ospite.

I manifestanti consegneranno  al prefetto una serie di rivendicazioni comuni per la tutela delle fasce più deboli.

Presenti all’iniziativa di lotta  i consiglieri comunali Eleonora De Majo, Rosario Andreozzi e Pietro Rinaldi e una nutrita delegazione di DeMa, l’associazione fondata dal sindaco Luigi de Magistris.

 

                                                                                                                                       Ciro Crescentini

 

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