Camorra, catturato in Romania il ragioniere del clan Sacco-Bocchetti

Gaetano Manzo era latitante dal 2009: deve scontare 16 anni

Curava la contabilità del gruppo criminale, provvedeva al ‘recupero crediti’ e non di rado anche al rifornimento di stupefacente dall’estero. Col tempo e con gli arresti aveva raggiunto una posizione apicale nel gruppo ed era ormai l’unico leader ancora in libertà: era latitante dal 2009. I carabinieri della sezione catturandi di Napoli insieme alla polizia romena e alla 5^ divisione dell’ufficio Si.re.ne per la cooperazione internazionale di polizia hanno localizzato e arrestato nella sua villa in Romania il latitante Gaetano Manzo, 66enne di Secondigliano, detto ‘nanuccio ‘o segretario’ per la sua funzione all’interno del gruppo camorristico dei Sacco-Bocchetti – legato al clan Licciardi, attivo a Miano e Secondigliano – che nei primi anni 2000 gestiva il traffico di cocaina tra Italia e Spagna e corposi rifornimenti di eroina dalla Grecia. Manzo

Nel 2014 la Procura generale di Napoli aveva emesso un ordine di carcerazione per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti che condannava Manzo a 16 anni di carcere. Il ‘ragioniere’ del clan è stato localizzato in una cittadina nel nord della Romania, Fizesu Gherlii, dove lavorava per una società del settore videopoker. Al momento dell’arresto era privo di documenti e non ha opposto resistenza ai militari. È stato ammanettato e dopo le formalità è stato portato in un istituto penitenziario romeno in attesa dell’estradizione.

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