Airola, Benevento: le ceramiche dei giovani detenuti

Ciambriello: “società che giudica minore giudica sè e propria malattia”

Una societa’ che giudica un minore, giudica anche se stessa e la propria malattia”, lo ha detto Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti, a margine della presentazione dei manufatti in ceramica realizzati da 10 detenuti del carcere minorile di Airola, provincia di Benevento. Di questi 4 oggi erano presenti alla conferenza che si e’ svolta nella sala Nassirya del Consiglio regionale. “Fra poco partira’ anche un gruppo di sostegno sulla genitorialita’ dei giovani che sono gia’ padri”, ha proseguito Ciambriello, “entriamo in questi istituti penali per tirare fuori il meglio da questi ragazzi”. Il progetto e’ stato realizzato dall’associazione di promozione sociale Tarita, rappresentata oggi dall’assistente sociale Carmela Grimaldi. “Abbiamo dato una connotazione educativa e non formativa a questo progetto”, ha dichiarato Grimaldi, “attraverso i manufatti, i ragazzi hanno espresso sentimenti ed emozioni mai sfogati prima d’ora”. In coda alla conferenza l’intervento del consigliere regionale Carlo Iannace che, su delega della presidente del consiglio regionale Rosetta D’Amelio, ha ricordato: “l’Italia e’ alfiere del concetto di pena rieducativa, sin dai tempi di Beccaria. Quindi sono io che ringrazio questi ragazzi per lo splendido percorso che hanno intrapreso”. La maggior parte dei manufatti sono piatti in ceramica dipinti con motivi della cultura napoletana antica e moderna. Campeggiava al centro del tavolo espositivo un piatto dedicato alla piccola Noemi, rimasta ferita in una sparatoria in piazza Nazionale lo scorso 3 maggio.

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