Università Scampia, lavori sospesi: Regione contro Comune

Il progetto potrebbe portare sul territorio 2500 studenti

Duro scontro tra il Comune di Napoli e la Regione Campania in merito ai lavori di realizzazione della nuova facoltà di medicina e chirurgia a Scampia. Il governo cittadino di Palazzo San Giacomo ha accusato la Regione di aver bloccato i finanziamenti provocando la sospensione delle attività e l’inevitabile licenziamento dei lavoratori. Immediata la replica dell’ente di via Santa Lucia:  L’intervento nasce da un Protocollo di Intesa tra la Regione Campania, il Comune di Napoli e l’Università di Napoli, siglato il 5 aprile 2006, ormai 12 anni fa – spiega in una nota la giunta regionale campana – L’operazione nel corso degli anni, molto prima che si insediasse questa Amministrazione, ha avuto successivi adeguamenti e assestamenti in conseguenza dell’andamento dei lavori che, peraltro, ne hanno rallentato considerevolmente l’attuazione, determinando la perenzione amministrativa delle somme appostate – continua la nota –  Appare pertanto scorretto e sconcertante attribuire alla Regione le cause della chiusura del cantiere, anche e soprattutto perché ad oggi, da parte del Comune di Napoli, il progetto ha visto il determinarsi di una serie di varianti, ammontanti a 3.668.969,36 euo oltre IVA, il cui merito circa la sostenibilità e riconoscibilità delle spese, è ovviamente oggetto di approfondimento. La Regione si sta impegnando ad erogare i circa 3 milioni relativi al progetto, nonostante la perenzione delle risorse – conclude la nota –  Il che non significa che lo stanziamento debba automaticamente moltiplicarsi a causa delle varianti”. 

Il progetto per la nuova università nel quartiere periferico della nostra Città  prevede la creazione di un edificio di 5 piani, per una superficie totale di 15 mila metri quadrati, dove saranno collocate 48 aule per 330 posti complessivi, un’aula magna, studi medici e laboratori, uffici e servizi alla didattica, consultori e ambulatori e, naturalmente, servizi per gli studenti. Secondo le previsioni il progetto potrebbe portare  sul territorio di Scampia circa 2.500 studenti. L’Università potrebbe rigenerare uno dei quartieri periferici più degradati della Città favorendo un processo di emancipazione sociale. Sarebbero necessario un tavolo di concertazione tra l’amministrazione comunale e la giunta regionale per superare gli ostacoli burocratici e accelerare i tempi di realizzazione dell’opera. 

                                                                                                                     Ciro Crescentini

 

(Foto di Ciro Crescentini)

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