Umbria, Marini respinge le dimissioni di Marini: altro caos nel Pd

La governatrice indagata nella concorsopoli della sanità si era dimessa, ma in aula è decisiva per far passare la mozione contraria all’atto

La governatrice Marini ci ripensa? Torna in forse il passo indietro, per la presidente della Regione Umbria, indagata per abuso d’ufficio, rivelazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento e falso, nella concorsopoli della sanità. Il consiglio regionale, infatti, respinge le dimissioni presentate dalla governatrice del Pd. Ad opporsi alle dimissioni di Catiuscia Marini è un’agguerrita Catiuscia Marini, il cui voto è decisivo per raggiungere la maggioranza assoluta, indispensabile ad approvare l’atto. L’assemblea dà l’ok con 11 voti favorevoli e 8 contrari alla mozione della maggioranza, che chiedeva a Marini di ripensarci. E adesso? “Anche in una situazione così difficile e delicata – dichiara in aula Marini – una presidente di Regione non può essere sottoposta ad alcun tipo di ricatto. Né da parte della società né da forze politiche, né da parte della propria comunità politica di appartenenza. Il presidente di Regione deve avere tutta l’autonomia e la serenità di fare una valutazione di natura esclusivamente politica. E non accetto il tentativo, fatto anche in quest’aula, di pensare che semplicemente risolvendo il tema del presidente della Regione si risolve il tema politico che la vicenda giudiziaria ha posto”. Quello, forse, si risolve non votando più per Marini la prossima volta.

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