Ponte crollato, Luigi di Maio: “Il primo governo che non prende soldi da Benetton, contratto rescisso”

 

Renzi replica su facebook: “bugie e sciacallaggio”

E’ scontro politico-istituzionale dopo il drammatico crollo del ponte Morandi a Genova. Contro la decisione del governo di revocare la concessione alla società Autostrade sono insorti gli esponenti del Partito Democratico. “Il governo affossa Autostrade per l’Italia” è il titolo di una nota pubblicata sul sito ufficiale del partito.

 

Il vicepremier Luigi Di Maio è passato subito al contrattacco: “Se le Lobby che lavorano in Italia non rispettano le regole, gli revochiamo gli appalti e le concessioni”– ha affermato.  Il vicepremier Di Maio conferma la rescissione contrattuale con Autostrade,  attaccando il partito democratico senza giri di parole: “Per la prima volta c’è un governo che non ha preso soldi da Benetton, e siamo qui a dirvi che revochiamo i contratti e ci saranno multe per 150 milioni di euro”. Parole dure. Parole di  fuoco.  “Nel decreto  Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza. Una leggina che si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me la campagna non l’ha pagata Benetton e sono libero di rescindere questi contratti” ha detto Di Maio dopo il vertice  che si è tenuto in Prefettura a Genova.  “Tengo a ribadire la linea del governo, non è possibile che in questo Paese si vada a morire pagando il pedaggio. Sono convinto che ci siano tutte le motivazioni per non pagare penali – ha sottolineato il vicepremier –  Di fronte a 40 morti non ci sono clausole che tengano”. E ha aggiunto: “Autostrade dice che le spettano proventi dal contratto che taglieremo. È vergognoso pensare ancora una volta ai profitti e ai numeri in Borsa. Prima che il governo annunciasse il ritiro della concessione per Autostrade per l’Italia, già la Borsa aveva condannato Atlantia, proprietario di Autostrade per l’Italia. Era chiaro che chi doveva fare le manutenzioni non le aveva fatte“. Sul presunto finanziamento da parte del gruppo Benetton nei confronti di alcuni partiti politici è intervenuto anche il ministro dei trasporti Danilo Toninelli che, attraverso il suo profilo Twitter, ha affermato: “Il gruppo Benetton ha finanziato partiti e campagne elettorali. Chi dice il contrario ci faccia prima vedere i conti del partito e delle tante fondazioni politiche. Il M5S non ha mai preso un euro e per questo possiamo agire con le mani libere e cambiare questo sistema”. Il  ministro ha poi aggiunto: “Desecreteremo tutti i contratti in essere con i concessionari Autostrade e li pubblicheremo sul sito del governo

REPLICA DI RENZI –  Immediata la replica di Matteo  Renzi che,  attraverso il suo profilo Facebook, ha dichiarato: “Chi dice che il mio Governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente parlando un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo. Chi ha sbagliato deve pagare”. Poi ha aggiunto: “Dire: ‘Revochiamo la concessione’ fa aumentare i like, ma governare è più complicato”.

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