Panino a scuola, l’ultima parola alle sezioni unite della Cassazione

La Suprema corte, con interpretazione vincolante, deciderà se è un diritto soggettivo dei genitori degli alunni la scelta tra refezione scolastica e il pasto portato da casa, e il consumare quest’ultimo negli stessi spazi degli altri scolari

Saranno le sezioni unite della Cassazione a mettere la parola fine all’annosa diatriba sul “panino a scuola”, ossia il diritto degli alunni a portare il cibo da casa, anziché consumare quello della mensa scolastica, usufruendo però degli stessi spazi dei compagni. La prima sezione civile della Cassazione, interpellata dal Comune di Torino e dal Miur, ha rimesso con un’ordinanza la questione al massimo organo della giurisdizione. Le sezioni unite della Suprema Corte, appunto, quelle deputate a “fare giurisprudenza”, tramite un’interpretazione vincolante della legge. L’ordinanza motiva la decisione di trasmettere il caso-panino al primo presidente della Cassazione, per l’assegnazione alle sezioni unite, con la necessità di chiarire “se sia configurabile un diritto soggettivo perfetto dei genitori degli alunni delle scuole elementari e medie, eventualmente quale espressione di una libertà personale inviolabile, il cui accertamento sia suscettibile di ottemperanza, di scegliere per i propri figli tra la refezione scolastica e il pasto portato da casa o confezionato autonomamente e di consumarlo nei locali della scuola e comunque nell’orario destinato alla refezione scolastica, alla luce della normativa di settore e dei principi costituzionali, in tema di diritto all’istruzione, all’educazione dei figli e all’autodeterminazione individuale, in relazione alle scelte alimentari”. Il ricorso in Cassazione del Comune di Torino e del Miur era stato discusso in un’udienza a porte chiuse lo scorso 20 febbraio. Sul tema c’è un precedente in sede amministrativa: il Consiglio di Stato aveva annullato un regolamento del Comune di Benevento, che vietava di consumare il panino nei locali della scuola. Il primo round nella “guerra del panino” aveva visto sconfitto il sindaco Mastella: adesso siamo all’ultimo.

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