Napoli, convenzione Stadio: in soccorso di de Magistris arrivano i leghisti e i fascisti

Il consiglio comunale si trasforma in un mercato delle vacche e in un palcoscenico per gli arroganti

La notte scorsa nel consiglio comunale di Napoli è stata scritta un’altra brutta, mediocre e squallida pagina politica. La delibera redatta dal capo di gabinetto Attilio Auricchio che ha sostanzialmente regalato lo Stadio San Paolo, un bene comune, un bene collettivo alla società calcio Napoli è stata approvata grazie al sostegno di un vero e proprio partito trasversale composto dagli arancioni e pseudo movimentisti di demA(il partito del sindaco Luigi de Magistris), dai fascisti di Fratelli d’Italia, settori consociativi del partito democratico e dal rappresentante della Lega. E sono venuti fuori una sorta di mercato delle vacche, scambi e cosiddetti atteggiamenti collaborativi che hanno nei fatti legittimato un “supersconto” per Aurelio De Laurentiis. La delibera, infatti,  avrà valore retroattivo e farà risparmiare al ricco produttore cinematografico altri 2 milioni e mezzo. Risorse che potevano essere utili per le casse comunali per la manutenzione delle strade o delle scuole cittadine.

Significative le dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali.

Diego Venanzoni(Partito democratico) – “Stanotte in consiglio comunale a Napoli si è consumata una tra le più brutte pagine politiche per una parte delle opposizioni e finanche di una parte del mio partito, il PD. Alcuni colleghi di opposizione ed in particolare del centro-destra sono usciti dall’aula durante il voto su un importante emendamento proposto dal collega Mario Coppeto capogruppo della sinistra che avrebbe cambiato il volto della delibera ed avrebbe creato la rottura della maggioranza e decretato il fallimento dell’intera gestione stadio San Paolo-De Laurentiis. Il gotha di Palazzo San Giacomo sarebbe crollato – spiega Venanzoni – Messo l’emendamento ai voti la maggioranza lo respinge per 15 voti a 13.Per soli 2 voti. In aula per le opposizioni numerosi assenti anche tra le file del Partito Democratico. Se tutti avessimo rispettato il nostro preciso impegno politico sino alla fine, se per chissà quale motivo alcuni colleghi tra Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega fossero stati presenti avremmo portato a casa un eccezionale risultato, il fallimentare schema di convenzione tra Comune di Napoli e Calcio Napoli sarebbe stato respinto – aggiunge ancora Venanzoni – Poteva essere esclusa la parte che permetteva la retroattività della convenzione relativa all’ultima annualità 2018-2019 e dunque stralciato dall’accordo il riferimento che consentiva al Comune di Napoli di non incassare circa 2 milioni e mezzo utili alle casse dell’ente. I consiglieri del “gruppo trasversale” che non erano presenti in aula quando si è discusso e votato l’emendamento: Marco Nonno(Fratelli d’Italia), Andrea Santoro(Fratelli d’Italia), Vincenzo Moretto(Lega Nord), Salvatore Guanci(Forza Italia), Salvatore Madonna(Pd), Aniello Esposito(Pd). Dunque, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e sua giunta continuano a governare, a redigere e a fare approvare delibere-regalo redatte dal capo di gabinetto Auricchio,  grazie al “pronto soccorso“ dei fascisti, dei leghisti e di una minoranza del Pd. Consociativismo puro. Duro il commento di Laura Bismuto consigliera  di demA che non ha partecipato ai lavori dell’Assise per protesta: “E’ stata votata una convenzione-regalo. A carico del Comune di Napoli: manutenzione impianto, consumi idrici, guardiania 24 ore, servizio straordinario polizia municipale, servizio straordinario Asia. Gestione esclusiva bar e ristorazione(incassi a società calcio Napoli), gestione pubblicità bordo campo(incassi a società calcio Napoli) – evidenzia la consigliera –  A De Laurentiis gli abboniamo tutti i debiti pregressi. Tutto questo per la strabiliante cifra di 800 mila euro l’anno. In uno stadio con 60 mila posti (a 10/15 euro ciascuno), 800 mila euro li incassi e superi in una giornata solo con gli ingressi.Tutto questo dopo avere investito 20 milioni di fondi pubblici per la ristrutturazione e la riqualificazione dell’impianto. Chissà come mai i revisori dei conti hanno dato parere negativo.

E non finisce qui. A proposito delle strane e ambigue “collaborazioni” tra la giunta comunale e l’opposizione di centro destra, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Matteo Brambilla e Marta Matano hanno diffuso un articolato documento denunciando fatti gravissimi. “Consiglio Comunale del 16 luglio tra collaborativi e finte opposizioni – scrivono i consiglieri pentastellati – Grave atteggiamento di maggioranza e parti dell’opposizione durante il Consiglio Comunale del 16 luglio. Nella discussione relativa alla deliberazione di proposta n. 143 concernente la destinazione d’uso della struttura comunale sita in Vico Tiratoio 7, è stato presentato dalle opposizioni di centro-destra un emendamento, approvato alla unanimità dal Consiglio della Prima Municipalità, che poneva dei limiti all’utilizzo della struttura.

I consiglieri che hanno presentato l’emendamento, hanno sottolineato più volte, la circostanza che il Consiglio della Prima Municipalità, aveva votato la proposta all’unanimità e che, quindi, si trattava di un emendamento già condiviso a livello territoriale da tutte le forze politiche, e che ben poteva essere fatto proprio dal Consiglio Comunale. Da prassi, il Presidente Fucito chiedeva il parere dell’Amministrazione sull’emendamento e l’Assessore Clemente, con supponenza e con fare sicuramente non istituzionale, liquidava con un “NEGATIVO” privo di una qualsivoglia motivazione – il parere sull’emendamento – raccontano Matano e Brambilla – A quel punto il Consigliere Nonno, si lamentava dell’atteggiamento della Amministrazione, rivolgendosi anche al Direttore Generale poiché, a fronte dell’atteggiamento “collaborativo” della opposizione di centrodestra, “tenuto appena 10 minuti prima” (forse durante la votazione di un importante emendamento sulla deliberazione relativa alla Convenzione per lo Stadio San Paolo?), la maggioranza si comportava in modo sprezzante verso le richieste della opposizione. Aggiungeva che, se questo era il contegno della maggioranza, da quel momento in poi l’opposizione avrebbe tenuto ben altre condotte, sicuramente non più “collaborative”. A prescindere dall’atteggiamento della Amministrazione e della maggioranza durante tutto il Consiglio, decisamente non istituzionale ma arrogante e sprezzante anche di fronte a valutazioni di buon senso e di correttezza amministrativa e non di mero ostruzionismo, appare estremamente grave che una parte di opposizione svolga un ruolo “collaborativo” fornendo un inspiegabile sostegno alla maggioranza che stava vacillando. Non si tratta, a questo punto, di leale collaborazione istituzionale svolta nell’interesse superiore della Città, ma di politica di basso livello che serve unicamente per vivacchiare alla maggioranza e a parte dell’opposizione di far finta di combattere questa Giunta – concludono i consiglieri del M5S –  Chiediamo che da parte dell’Amministrazione, del Direttore generale e dei Consiglieri di Centro-destra, venga fatta chiarezza e trasparenza su di un episodio molto grave, politicamente ed istituzionalmente.

                                                                                                       Ciro Crescentini

 

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