Napoli, Chiaiano: Quelle palazzine vanno abbattute, costruire alloggi dignitosi per le persone

La rete fognaria è al collasso: con le prime piogge diventa impossibile uscire dallo stabile, l’acqua arriva agli ascensori. Ascensori perennemente in tilt.  I tombini saltano inevitabilmente e il rione viene invaso da una marea di liquami”

Stamattina sopralluogo nel Rione 25/80 di Chiaiano, il rione di “case temporanee” costruito nell’ambito degli interventi post-terremoto in attesa degli alloggi definitivi. Presente Rosario Andreozzi, capogruppo consiliare di Dema e componente della commissione comunale al  patrimonio, Mattia Rosario Rusciano presidente delle associazioni Napoli Area Nord e Insieme per Chiaiano,  i rappresentanti del Comitato di lotta per il diritto all’abitare Napoli Area Nord, dirigenti, tecnici e operai della Napoli Servizi, la società partecipata che gestisce il patrimonio immobiliare comunale e di Asia. Il prossimo 21 febbraio è stata convocata una riunione congiunta delle commissioni patrimonio, urbanistica,  politiche urbane, dei competenti dirigenti dei servizi, dei responsabili della Regione.

“Abbiamo acquisito informazioni sulla vicenda, saranno effettuati immediatamente interventi di manutenzione – afferma Rosario Andreozzi – Il nostro obiettivo principale è l’abbattimento di queste strutture e l’assegnazione di case vere e dignitose per i 500 nuclei abitativi. La convocazione congiunta delle commissioni è finalizzata al rilancio di questa importante vertenza sociale”.

Una situazione drammatica. 500 nuclei familiari  vivono da  39 anni nelle palazzine temporanee, costruite velocemente per ospitare i cittadini che avevano subito danni alle abitazioni a causa del terremoto del 1980. Quelle case rischiano di diventare definitive.  Case  che andrebbero abbattute immediatamente.

Grave la situazione riguardante le infrastrutture primarie. Il guaio principale è il sistema idrico, non è possibile bere acqua dalla fontana, tutti acquistano acqua in bottiglia.  La rete fognaria è al collasso: con le prime piogge diventa impossibile uscire dallo stabile, l’acqua arriva agli ascensori. Ascensori perennemente in tilt.  I tombini saltano inevitabilmente e il rione viene invaso da una marea di liquami” Le colonne portanti, di cemento armato, sono impregnate d’acqua. Sul tetto cominciano già a venire giù i primi calcinacci. La manutenzione del verde è inesistente.  Nel Rione 25/80 è notevole la presenza di amianto. Il minerale killer ha già provocato molte vittime. Forte è l’incidenza di tumori. Un ghetto. Un ghetto da smantellare subito.

                                                                                                                                  Ciro Crescentini

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