Napoli, assemblea flop del ‘fronte’ di de Magistris: sessanta persone in sala

Contestato un modulo di adesione proposto ai partecipanti

Un flop.  E’ stato un fiasco l’assemblea svoltasi oggi a Santa Maria La Nova per lanciare il nuovo “soggetto politico”, il cosiddetto ‘Fronte Popolare’ guidato da Luigi de Magistris, e competere alle prossime elezioni europee. All’iniziativa, infatti,  hanno risposto, partecipato solo una sessantina di persone. Molti posti vuoti. Presenti i soliti volti noti della “sinistra napoletana” in cerca d’autore, una ventina di militanti dell’associazione Dema, qualche ex dipietrista. Presente  il vice sindaco e segretario dell’associazione, Enrico Panini.  Volto rabbuiato, anzi nero nero del sindaco partenopeo. De Magistris è rimasto decisamente deluso.  Contestato un modulo di adesione consegnato ai partecipanti prima dell’assemblea. Una sorta di “imposizione indiretta” ad accettare il nuovo “soggetto politico”, la condivisione acritica del logo e del nome. Solo una trentina di persone avrebbero provveduto a firmare il modulo redatto dai “vertici arancioni”.

Stando ai bene informati, de Magistris starebbe valutando l’ipotesi di rinunciare  a candidarsi per il Parlamento Europeo in modo da evitare una brutta figura. La decisione non è stata ancora presa definitivamente. Contano, soprattutto, gli orientamenti degli elettori. Gli unici sondaggi disponibili, sono quelli di “Poll of Polls” diffusi recentemente da Radio 24,  che realizza da diverse settimane una aggregazione di dati con un margine di errore intorno all’1,5%.  Se si dovesse andare a votare oggi, Lega e M5s prenderebbero insieme 53 seggi, quasi il 70% del totale, un plebiscito. 29 seggi alla Lega, 24 al Movimento 5 Stelle, 16 al Partito Democratico e 7 a Forza Italia.  In bilico sulla soglia di sbarramento del 4% c’è Fratelli d’Italia che potrebbe passare grazie all’alleanza con i Riformatori di Fitto, mentre la sinistra (Leu, Rifondazione, Potere al popolo, De Magistris) potrebbe raggiungere il risultato soltanto con una lista unitaria. E a quanto pare, i rapporti tra la fascia tricolore di Palazzo San Giacomo e Potere al Popolo si sono deteriorati nelle ultime settimane per colpa della saccenteria e dell’arroganza.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest