Napoli, Anm: 28 marzo udienza tribunale fallimentare

L’opposizione in consiglio comunale: “amministrazione comunale piena di contraddizioni”

Continua la discussione sul piano concordatario di Anm approvato dal tribunale e il chiarimento, quanto alle competenze ed ai tempi, della linea istituzionale sul futuro dell’azienda. La riunione di oggi, presieduta da Nino Simeone, ha visto la partecipazione del vicesindaco e assessore al Bilancio Enrico Panini e dell’amministratore unico dell’azienda di mobilita’ Nicola Pascale. In apertura di riunione Nicola Pascale ha aggiornato la commissione sulla procedura concordataria comunicando che per il 28 marzo e’ fissata l’udienza presso il tribunale fallimentare e che i commissari dello stesso tribunale hanno completato la prevista relazione rilevando alcuni scostamenti rispetto a quanto riportato nel piano concordatario, ma con la conclusione che l’udienza puo’ essere tenuta regolarmente. L’amministratore unico di Anm ha anche comunicato che i creditori sono stati invitati a confermare l’importo dei crediti vantati, e fra questi anche i dipendenti i cui crediti saranno riconosciuti al 100%. “L’amministrazione – sostiene Panini – si e’ fortemente impegnata nel salvataggio di Anm e l’ammissione del piano concordatario da parte dal giudice lo scorso 5 dicembre ha mostrato che lo sforzo fatto ha consentito di salvarla nonostante le grandi difficolta’. Il lavoro fatto finora non mette Anm ancora definitivamente al sicuro, l’accettazione del piano concordatario da parte del giudice non chiude il percorso ma lo avvia, e il Comune lavora – conclude – perche’ il trasporto pubblico a Napoli continui ad essere gestito in house”. Un chiarimento importante sulle procedure e’ venuto dal dirigente del servizio partecipazioni, Gianfranco Dentale: la delega di funzione attribuita al Comune dalla Regione Campania scade il 31 dicembre 2019, in vista di quella scadenza, il Comune sta gia’ predisponendo gli atti per una nuova contrattualizzazione. Qualunque sia la scelta finale del tavolo interistituzionale deve essere garantita, cosi’ come vuole il trattato dell’Unione Europea, la prosecuzione del servizio, senza soluzione di continuita’.

L’opposizione in consiglio comunale: “amministrazione comunale piena di contraddizioni” – “Ancora una volta l’Amministrazione comunale sulla questione del trasporto pubblico locale contraddice se stessa e, mistificando la realtà, cerca di scaricare la propria responsabilità politica sulla Regione Campania, colpevole, secondo il Comune, della mancata convocazione dell’apposito tavolo istituzionale, che ha il compito di decidere le modalità di gestione ed erogazione del servizio”. Ad affermarlo sono i consiglieri comunali David Lebro (La Città) e Diego Venanzoni (PD). “Nell’Amministrazione comunale – spiegano i consiglieri – si registrano due linee in netto contrasto tra loro. Da un lato quella del sindaco de Magistris che, in una nota al Presidente della Regione, sembra mettere in discussione il mantenimento del servizio in house, erogato da Anm, dopo la scadenza del prossimo 31 dicembre. Dall’altro, quella del vicesindaco Panini che, come emerso nella Commissione Infrastrutture di oggi, invece, conferma la tesi della proroga del contratto in house fino al 2022. Qual è la linea ufficiale? Inoltre, com’è noto e così come previsto dalla legge, da tempo è stato istituito un tavolo istituzionale tra Regione Campania e Comune, per definire come andrà gestito il servizio di trasporto pubblico locale. Forse l’Amministrazione comunale ha dimenticato che, come si evince anche da documenti ufficiali, nell’ultimo tavolo istituzionale sia stata già confermata la gestione in house del servizio su gomma. E, in quella stessa sede, sono stati proprio i rappresentanti del Comune a riservarsi un approfondimento sulle relative modalità amministrative. Tradotto: il Comune perde tempo e poi dice che è colpa della Regione”. “Questa situazione è molto preoccupante – concludono i consiglieri – e sta generando non poco allarme nei dipendenti Anm. I sindacati già da giorni hanno proclamato lo stato di agitazione del personale ed è davvero vergognoso nella terza città d’Italia dobbiamo assistere sempre a questi teatrini”

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest