Il ritorno di Matteo Renzusconi: “Finita la Salerno-Reggio Calabria tocca al Ponte sullo Stretto”

Il premier e il vecchio cavallo di battaglia del centrodestra: “Bisogna iniziare a fare le cose attese da tanti anni. Quando questo pacchetto di strade sarà realizzato, accompagnato dagli investimenti sulla banda larga, sarà naturale far sì che l’Alta Velocità e anche le auto possano collegare anche le città del Sud”

Cosa può fondere i sogni da piazzista di Berlusconi con i piani del Pd a trazione renziana? Archiviato il patto del Nazareno, il premier rispolvera un ever green della galassia di centrodestra. Un moloch già evocato mesi fa dal suo ministro degli interni e da lui stesso, sotto gli occhi lucidi di Bruno Vespa. “Quando si chiude la Salerno-Reggio Calabria e si dà un segnale di recupero per le strade in Sicilia – annuncia Renzi all’inaugurazione del ponte elettrico di Terna in Calabria – saremo pronti ad affrontare il tema del ponte sullo Stretto o, come dice Delrio, la Napoli-Palermo dell’Alta Velocità”. Ma il ponte non sarebbe realizzato a breve. “Per essere credibili sul progetto del Ponte sullo Stretto – spiega il presidente del consiglio – bisogna iniziare a fare le cose attese da tanti anni, chiudere la Sa-Rc, sistemare il Ponte elettrico, e lo abbiamo fatto oggi, sistemare la 106 sulla Ionica, intervenire sui viadotti in Sicilia, intervenire sulle sue ferrovie. Quando questo pacchetto di strade sarà realizzato, accompagnato dagli investimenti sulla banda larga che le Regioni hanno iniziato a fare sarà naturale far sì che l’Alta Velocità e anche le auto possano collegare anche le città del Sud. Per noi è una cosa fattibile, ma un passo alla volta”. Per abituarsi allo choc.

(Foto Francesco Bassini)

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