Gomorra trapiantata in Veneto, 50 arresti

Operazione At least, il business dei Casalesi sulla costa veneziana: tra gli arrestati il sindaco di Eraclea

“La camorra ha preso il posto della mala del Brenta in Veneto”. A dirlo è il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, dopo l’operazione At least da 50 arresti. Il blitz di guardia di finanza e polizia, coordinate dalla procura di Venezia, riguard anche 11 obblighi di dimora e un sequestro preventivo di beni per 10 milioni di euro. In campo 300 esponenti delle forze dell’ordine, su tutto il territorio nazionale, da Venezia a Casal di Principe. Nel mirino L’indagine del Gico delle fiamme gialle di Trieste e della squadra mobile di Venezia, il gruppo legato ai clan Bianco e Bidognetti. I capi nel veneziano sono ritenuti Luciano Donadio e Raffaele Buonanno, da quanto emerge nelle oltre 1.100 pagine dell’ordinanza cautelare, emessa dal gip Marta Paccagnella su richiesta del pm Roberto Terzo. Accusati di completare l’organigramma Antonio Puoti, Antonio Pacifico, Antonio Basile, Giuseppe Puoti, Nunzio Confuorto, Girolamo Arena, Raffaele Celardo e Christian Sgnaolin. Il business in Veneto parte dal pizzo sulla costiera Adriatica, da San Donà di Piave a Jesolo passando per Eraclea e fino a Caorle. Non mancherebbero l’usura, acquisendo i beni di chi non pagava, traffico di armi, rapine, prostituzione e spaccio di droga. Tra gli arrestati anche Mirco Mestre, sindaco di centrodestra di Eraclea e Moreno Pasqual, agente del commissariato di Jesolo. Mestre, eletto con una civica 3 anni fa, deve rispondere di scambio elettorale politico-mafioso nelle elezioni vinte per soli 81 voti di scarto: gli inquirenti reputano decisivi gli oltre 100 voti del gruppo camorristico, di cui avrebbe chiesto il sostegno. In cambio, favori su istanze amministrative di società controllate dagli uomini del clan. Il poliziotto, invece, è accusato di soffiate sulle indagini, accedendo illecitamente alle banche dati di polizia, e di protezione e supporto in seguito a controlli delle forze dell’ordine.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest