Giugliano in Campania: condanne Corte per la discarica Resit

Ora un piano bonifiche per Terra dei Fuochi

La Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanna a carico dell’imprenditore Cipriano Chianese per il disastro ambientale della discarica Resit di Giugliano in Campania (Napoli).
I giudici di secondo grado hanno inflitto 18 anni a Chianese (a cui, in primo grado, erano stati dati 20 anni). Assolti  altri imputati, tra questi l’ex sub commissario all’emergenza rifiuti in Campania Giulio Facchi (in primo grado condannato a 5 anni e 6 mesi) e gli imprenditori casertani, i fratelli: Generoso Raffaele ed Elio Roma, con pene in primo grado tra i 5 anni e mezzo e i sei.
Quindici anni di condanna per l’imprenditore Gaetano Cerci, ritenuto vicino ai Casalesi e in particolare al clan Bidognetti.  Infine dieci anni a Remo Alfani, dodici in primo grado, uno dei tecnici che avrebbe dovuto certificare la messa in sicurezza della stessa discarica Resit. “Bene la conferma delle condanne nei confronti degli imputati Cipriano Chianese e Gaetano Cerci, ras dell’ecocidio in Campania” dichiarano Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente, associazione che al processo ha partecipato come parte civile. “Lo ribadiamo da tempo – sottolineano – la rinascita della Terra della Fuochi si pratica con la condanna dei responsabili di questo disastro ambientale ma anche con il risanamento delle aree avvelenate dalle ecomafie. Come Legambiente proseguiremo nel nostro lavoro quotidiano fatto di denuncia, impegno e responsabilita’, forti di questo importante risultato. Le infiltrazioni ecomafiose, che interessano questo territorio come altre zone del Paese, si contrastano con la repressione e gli strumenti giudiziari, grazie anche alla nuova legge sugli Ecoreati, ma il primo e imprescindibile strumento rimane il risveglio delle coscienze, l’orgoglio di una comunita’ che antepone il bene comune alle speculazioni e ai privilegi, contrastando in tutte le sedi la criminalita’ ambientale e i suoi complici”.

Ministro Costa: “giorno importante per lo Stato”  – Oggi è un giorno importante per lo Stato e principalmente per i cittadini e tutti i giornalisti che hanno lottato e combattuto ogni giorno per arrivare a questa sentenza. Un grazie agli investigatori e alla magistratura napoletana”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta la sentenza della Corte di Appello di Napoli sul disastro ambientale della discarica Resit di Giugliano in Campania. ”Adesso – prosegue il ministro – dobbiamo continuare su questo solco anche per tutti i siti inquinati. È il mio impegno personale e, anche in nome di chi per questi veleni ha perso la vita, lotterò ogni giorno, a cominciare dalla legge ‘Terramia’ per la quale siamo alle battute finali e che prevede proprio una parte ad hoc per la bonifica dei siti contaminati’‘.

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