Decreto sicurezza, schiaffo del Tar a Salvini: via libera ad Open Arms

I giudici amministrativi sospendono il divieto di ingresso nelle acque territoriali alla nave della ong spagnola, allo scopo di prestare immediata assistenza ai migranti soccorsi. Il ministro dell’interno: “Ricorso urgente al consiglio di Stato, continuerò a negare lo sbarco a chi pretende di portare dei clandestini sempre e solo in Italia”

Schiaffo del Tar Lazio a Salvini: sospeso il divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane della Open Arms, nave dell’omonima ong spagnola, in mare da 13 giorno. Ira del ministro dell’interno, ma l’organizzazione ha annunciato che la propria nave naviga “verso il porto sicuro più vicino in modo che i diritti delle 147 persone, da 13 giorni sul ponte della nostra nave, vengano garantiti”. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso della ong alla luce della documentazione prodotta – medical report e relazione psicologica, e la “prospettata situazione di eccezionale gravità ed urgenza”- sospendendo il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Lo scopo è “prestare l’immediata assistenza – afferma il Tar – alle persone soccorse maggiormente bisognevoli”. Il divieto di entrare era stato emesso sulla base del decreto sicurezza.

Il Viminale, invece, contesta la decisione e annuncia ricorso urgente al Consiglio di Stato. Continuo e continuerò a negare lo sbarco – dichiara il ministro Salvini – a chi pretende di portare dei clandestini sempre e solo in Italia. Se qualcuno la pensa diversamente se ne assuma la responsabilità. La Open Arms, nave spagnola di ong spagnola, era in acque maltesi e non si capisce perché un giudice italiano possa consentire l’ingresso nelle nostre acque”.

Intanto, due navi della Marina Militare stanno scortando la nave spagnola verso Lampedusa. Il ministro della difesa, Elisabetta Trenta, ha preso contatti con il Tribunale dei minori di Palermo, e si è accertato delle condizioni dei 32 minori a bordo.

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