Crisi governo, Conte smaschera Salvini: “Vuole il voto per capitalizzare il consenso”

Durissimo attacco del premier al ministro dell’interno: “Due giorni fa mi ha anticipato l’intenzione di andare alle urne per massimizzare il successo di cui gode ora la Lega. Ho letto che vuole far tornare subito al lavoro i parlamentari. Non spetta a lui convocare le Camere. Basta slogan, il mio non è l’esecutivo del No, ha lavorato. Non eravamo in spiaggia”

Aspetta che il vicepremier leghista chiuda il comizio a Pescara, in diretta sui social. E poi parla a Palazzo Chigi, per sette minuti, chiarendo ai cronisti che non sono ammesse domande. Il premier Conte sferra un attacco durissimo a Salvini, che ha aperto la crisi di governo. “Ieri sera e questo pomeriggio – dichiara Conte – è venuto a parlarmi il ministro Salvini che mi ha anticipato l’intenzione di andare al voto per capitalizzare il consenso che il partito attualmente gode”. Il premier non si tira indietro. “La nota ufficiale diffusa dal ministro Salvini – afferma – invoca un ritorno alle urne per restituire la parola agli elettori. Ho già chiarito che farò in modo questa crisi da lui innescata sia la più trasparente della storia repubblicana. Per questo mi riservo di contattare i presidenti del Senato e della Camera perché adottino i passaggi necessari perché le Camere tornino a riunirsi”. E ancora, richiamando quanto affermato poco prima da Salvini a Pescara: “Ho letto che il ministro dell’Interno vuole che i parlamentari tornino subito al lavoro. Non spetta a Salvini convocare le Camere, non spetta al ministro dell’Interno decidere i tempi di una crisi politica nella quale intervengono ben latri attori istituzionali”. Conte sembra liberarsi da ogni rospo sullo stomaco, mettendo da parte la diplomazia, riserva utilizzata nell’anno di governo. “Basta con gli slogan – si sfoga – il mio non è stato il governo del no, ha lavorato tanto”. E poi si concede una staffilata, evocando lo show di Salvini al Papeete: “Il mio governo non era in spiaggia”. Quindi il guanto di sfida. “Spetterà a Salvini – ammonisce-, nella sua veste di senatore, spiegare al Paese e giustificare agli elettori che hanno creduto nella prospettiva del cambiamento le ragioni che lo portano a interrompono bruscamente” l’azione di governo”. L’ultimo round è iniziato: il finale non è scontato.

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