Caserta, aumenta lavoro nero: controlli a tappeto dei Carabinieri

 

Sospese 44 attività imprenditoriali, denunciati 50 imprenditori

Aumenta il lavoro nero a Caserta e provincia. La percentuale supera il 70 per cento. E’ quanto emerge dalle verifiche effettuate dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro. Sistematico l’utilizzo irregolare di lavoratori

“Nelle ultime due settimane – evidenziano in una nota il comando carabinieri del lavoro di Caserta– nel corso di 63 ispezioni in  aziende distribuite nell’intera Provincia, sono stati adottati 44 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego irregolare di manodopera  ai sensi delle disposizioni legislative in materia di lavoro. Solo 19 attività  controllate sono risultate regolari.

I militari della Benemerita e gli Ispettori nel corso delle verifiche hanno controllato, bar, opifici, carrozzerie, cantieri edili e attività di ristorazione,verificando la regolarità occupazionale di 159 lavoratori di cui 120 completamente in “nero”.

Le ditte sono state monitorate – anche – in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavori, sui quali sono state applicate 28 prescrizioni e deferiti a piede libero all’Autorità Giudiziaria 12 datori di lavoro per inosservanza alle normative e contestate sanzioni amministrative per 450 mila euro.

Nei giorni scorsi  Anastasia Giuffrida  Direttrice dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta  e il Comandante del Nucleo Ispettori del Lavoro dei Carabinieri di Caserta, hanno illustrato in Prefettura i dati sul contrasto al “caporalato” in agricoltura.

L’attività condotta da inizio anno, ha registrato ben 58 ispezioni ad aziende agricole dove è stata verificata la posizione di 262 lavoratori di cui 155 “in nero”, compresi 15 extracomunitari clandestini, con 5 datori di lavoro deferiti per violazione al Testo Unico sull’immigrazione.

Tre i soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria per la violazione delle leggi sul contrasto del  caporalato. Una di loro è una cittadina bulgara.

Sono proprio i lavoratori bulgari con i rumeni e gli ucraini ad essere quelli maggiormente utilizzati nel lavoro sui campi, per i quali si registra –al tempo stesso –  la percentuale più elevata di “lavoro nero”  (90 su 123 controllati).

38 datori di lavoro denunciati per violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

                                                                                                                                Ciro Crescentini

 

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