Bagnoli, il ministro Lezzi: “pronti 120 milioni per la riqualificazione”

Comitati di lotta insoddisfatti

“La pre Cabina di regia con le associazioni di Bagnoli e Coroglio è stato un momento di confronto e chiarimento utile per entrambe le parti. Ho ascoltato con attenzione le richieste e i dubbi che mi sono giunti e, insieme al Commissario per Bagnoli e a Invitalia, abbiamo cercato di fornire le informazioni piu’ puntuali possibili. Il mio obiettivo era e resta uno solo: cominciare finalmente a muovere la macchina di Bagnoli dopo quasi 25 anni di immobilismo e inerzia”. Cosi’ il ministro per il Sud Barbara Lezzi che oggi, presso la presidenza del Consiglio, ha incontrato i comitati di Bagnoli-Coroglio. Al confronto erano presenti anche il commissario per Bagnoli, Francesco Floro Flores, e l’Ad di Invitalia, Domenico Arcuri.

La pre Cabina di regia e’ un tavolo istituzionalmente riconosciuto al quale siedono soggetti legittimi e, cosi’ come era nei miei auspici, e’ davvero un momento nel quale si puo’ fare sintesi con chi esprime la voce dei cittadini di quel territorio – conclude Lezzi -. Per quanto attiene i prossimi impegni e il cronoprogramma, ho assicurato che nella prima cabina di regia del Fondo sviluppo e coesione, che convochero’ a breve, saranno destinati al Sin di Bagnoli-Coroglio 50 milioni di euro per il 2019 – che si aggiungono ai 71 milioni gia’ nelle disponibilita’ del Commissario. Entro le prossime settimane siamo in attesa della Vas (Valutazione ambientale strategica), successivamente avverrà il consolidamento del Praru, che auspico possa avvenire entro la fine di febbraio e a seguire ci sara’ la conferenza dei servizi”. 

I Comitati di Bagnoli-Coroglio insoddisfatti –  Si dicono “non soddisfatti e non convinti” al termine dell’incontro con il ministro Barbara Lezzi i rappresentanti del comitato civico Bagnoli Libera che hanno partecipato oggi a Roma alla pre cabina di regia sulla riqualificazione dell’ex area Italsider.
Avevamo già esposto le nostre perplessità al ministro – spiega Eddy Sorge, uno dei leader del movimento – a partire dalla necessità di superare il commissariamento che invece permane e abbiamo ribadito che non ci sono certezze sulle coperture economiche, in particolare su una programmazione nel tempo al di là di questi 50 milioni presi dal fondo di coesione”. I rappresentanti dei cittadini hanno anche chiesto delle analisi di rischio non ancora pubblicate: “senza le quali – aggiunge Sorge – non possono partire i bandi per la bonifica ma ci hanno detto che verranno pubblicate dopo il consolidamento del Programma di risanamento urbano”.  Tra i punti esaminati anche la proprietà dei suoli: “l’ad di Invitalia Arcuri e il ministro Lezzi hanno preso atto che proprietà dei suoli con gli strumenti finanziari previsti rischia di fare in modo che un soggetto attuatore pubblico possa far rientrare dalla finestra i privati e devo dare atto che sul tema dei Bagnoli Bond c’è stata un’apertura a modificare l’articolo 33 dello sblocca Italia“.
Altro tema sensibile è quello di Nisida: “Sul Programma di risanamento urbano- spiega Sorge – in cui avevamo colto elementi positivi, manteniamo la perplessità sulla previsione dello spazio alberghiero con il porto turistico a Nisida perché bisogna verificare la compatibilità con la balneabilità, non vorremmo un attacco speculativo a Nisida, né abbiamo avuto rassicurazioni sulle ricadute occupazionali per disoccupati del territorio”. Sorge accusa il governo di usare “gli slogan del fare presto, esattamente come il precedente governo”, dice e annuncia che i risultati del colloquio al ministero saranno analizzati dal comitato Bagnoli Libera in un’assemblea domani. mercoledì 9 gennaio all’Acciaieria Flegrea, a Bagnoli.

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