Centenario Ruesch, al San Carlo tour per 800 visitatori

L’anniversario della clinica napoletana, fondata dall’industriale svizzero Arnoldo Ruesch: visita guidata al teatro lirico

 Entrare al San Carlo, ogni volta, significa immergersi nell’atmosfera di Napoli capitale della musica e della cultura. Un’esperienza metastorica, un rito barocco rinnovato per il centenario della Clinica Ruesch. La casa di cura ha festeggiato la ricorrenza nel Massimo napoletano con tutti i dipendenti, i collaboratori e i medici. L’evento si è tramutato in una maxi visita guidata per 800 persone. Ad accogliere gli ospiti, i fratelli Antonio e Francesco Merlino, rispettivamente Presidente e Direttore Generale della Ruesch. Dopo la visita guidata, il Concerto dell’Orchestra Chamber Celli. Infine la tradizionale apertura della torta, un gigantesco babà a forma di Vesuvio, e il brindisi augurale. “Abbiamo scelto il San Carlo – ha detto Antonio Merlino – perché dall’alto dei suoi 300 anni ci fa capire che quello dei 100 anni è un traguardo assolutamente superabile e anzi c’è chi è molto più avanti di noi. Qui oggi al San Carlo abbiamo voluto invitare tutta l’azienda Ruesch, i medici con i quali noi componiamo un binomio di valore aggiunto, unico e inscindibile. La festa è stata dedicata a coloro che in questi ultimi decenni con la propria professionalità, con la propria energia, con il proprio sacrificio hanno contribuito a consolidare la clinica Ruesch”.

   “Noi – ha aggiunto – abbiamo inteso recuperare lo spirito fondativo di 100 anni fa, proprio per consolidare questo centenario. Nello specifico lo spirito fondativo aveva una componente importante di tipo solidale che noi oggi riprendiamo, in qualche modo attualizziamo e concretizziamo con la creazione della Fondazione Ruesch che si occuperà di iniziative, di progettualità articolate nel campo del sociale”.

   “Arriviamo a 100 anni – ha sottolineato Francesco Merlino – ma ci arriviamo con un’azienda che si sente giovane, che continua a promuovere delle politiche di accordi diretti con fondi sanitari, polizze assicurative, network internazionali, anche con aziende del territorio. Lo facciamo guardando sempre avanti, continuando anche a investire su tecnologie, su formazione, su tutto quello che comunque può aiutare a elevare il nostro livello di servizio”.

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