Napoli, via all’era Gattuso: “Faremo il 4-3-3, obiettivo Champions”

Il neo tecnico azzurro: “Ho sentito Ancelotti, un padre per me. De Laurentiis l’ho incontrato domenica la prima volta. Sono un terrone, orgoglioso di essere qui. E non ho paura di niente”

Al Napoli inizia l’era Gattuso. Il ragazzo di Calabria, barba lunga, si presenta in tuta alla conferenza stampa. Ha appena diretto il primo allenamento. Lo affiancano il presidente Aurelio De Laurentiis ed il figlio vicepresidente Edo. Il patron mette in chiaro: “Niente domande a me”. E lascia subito la scena a “Ringhio Star”, come lo soprannomina, giocando con l’assonanza beatlesiana. “Il 99% dei giocatori – spiega il neo tecnico – sono funzionali al tipo di calcio che voglio proporre. Con il presidente mi sono visto per la prima volta domenica scorsa alle 21.00 negli uffici della Filmauro. Ho fatto sei ore ad andare e sei ore a tornare per evitare di essere trovato dai giornalisti”. Una dedica al maestro e predecessore Ancelotti: “Per l’ennesima volta si è dimostrato un grande, una sorta di padre per me. Con lui abbiamo parlato ed è stato molto importante per me. Le cose che ci siamo detti me le tengo per me”. E con umiltà dice: “Non mi paragonate a lui, è inutile. Spero di fare il 10% della sua carriera”.  De Laurentiis non si trattiene: “Non il 10% di quanto Carlo ha fatto qui, sennò…”. La gag rompe definitivamente il ghiaccio. Per Gattuso c’è un imperativo: “Questa squadra non può stare fuori dall’Europa. L’obiettivo è recuperare i punti e tornare in zona Champions”. L’allenatore, legatosi fino al 2021, precisa: “Avrei accettato anche solo sei mesi perché per me il Napoli è una grande opportunità. Mi fate ridere quando parlate di durata del contratto: nel nostro mestiere siamo legati ai risultati e basta”. Non risponde a domande sul mercato, a cominciare dall’ex compagno Ibrahimovic (” Se lo facessi mancherei di rispetto ai miei giocatori”). Gli chiedono di Insigne, e lui osserva: ” E’ un patrimonio del calcio Napoli ed è il capitano di questa squadra, è un simbolo”. Il recupero di Insigne lancia il 4-3-3, schema più congeniale a Lorenzo: ” Tra due giorni giochiamo, in questo momento penso a quel modulo perché ci sono i giocatori giusti”. Quindi, le prime parole d’ordine: “Sono un terrone, quando penso lo faccio in calabrese. Sono orgoglioso di essere del Sud e amo il mare, sono nato in un paese di mare, ma adesso mi sono buttato in un mare grande a Napoli e rischio di annegare”. Ma niente incertezze: “Lo so, ma non ho paura di nulla, chi mi conosce lo sa”. E rivela: “Per me è un motivo di orgoglio essere qui al Napoli oggi. Ho rifiutato tante offerte perché non mi interessavano, questa l’ho presa al volo subito”. E di tornare a volare c’è bisogno, da adesso.

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