Patrimonio immobiliare del Comune di Napoli, ecco le cifre: “Così abbiamo chiuso l’era Romeo”

L’assessore Fucito traccia un bilancio: “Con l’affidamento a Napoli Servizi risparmi per quasi 4,7 milioni. Per le manutenzioni spesi 2 milioni invece di 10. Ridotti anche i costi per i contenziosi”

La gestione diretta del patrimonio immobiliare produce i primi effetti positivi per il Comune di Napoli. Interessanti i dati diffusi nelle ultime ore da Palazzo San Giacomo. Prima con il gestore privato, Romeo Gestioni, il totale complessivo di spesa per ‘gestione, dismissione e valorizzazione’ era pari a 15,5 milioni di euro. Adesso, con l’affidamento all’azienda comunale ‘Napoli Servizi’ il costo complessivo di 10,8 milioni di euro. L’ente di Piazza Municipio ha risparmiato 4,7 milioni di euro grazie ad un sistema di controlli più efficaci e alla razionalizzazione delle risorse attivati dalla partecipata comunale. Tanti i vantaggi per le casse pubbliche e la collettività. Precedentemente il gestore privato incassava con rendicontazione a posteriori e percepiva il 2 per cento di provvigione sulle dismissioni. Oggi incassa direttamente l’amministrazione, aumentano gli introiti per l’ente pubblico, azzerati i costi per le dismissioni. Ridotti anche i costi per i contenziosi e spese legali rispetto alle migliaia di euro di fatture pagate in passato ad avvocati privati. L’attuale gestore, Napoli Servizi ha ridotto drasticamente i costi per i contenziosi, istituita una short list di avvocati, accreditata presso l’avvocatura. “Duemila interventi per la manutenzione di immobili comunali sono costati 2 milioni di euro alla società Napoli Servizi – spiega l’assessore al patrimonio, Sandro Fucito – Invece, 4500 interventi effettuati dalla Romeo Gestioni sono costate all’amministrazione comunale ben 10 milioni di euro. Una differenza sostanziale, notevole sul piano economico”.
“Intendiamo attuare una politica per una giusta dismissione ispirata ai principi di equità sociale. Privilegiata la vendita dei beni fuori comune e i meccanismi finalizzati alla vendita del bene a prezzi vicini a quelli di mercato” – afferma Fucito – 700 alloggi popolari saranno venduti gradualmente ai rispettivi inquilini. Stanziati 3 milioni, 800 mila euro per la manutenzione straordinaria e altri 20 milioni di euro, attraverso contributi statali per la realizzazione di 100 cappotti termici, ovvero per isolare termicamente le abitazioni così da evitare la dispersione del calore nei mesi invernali e la perdita di aria fresca in quelli estivi”. Il precedente gestore privato, la Romeo Gestioni, spendeva 15 milioni, 500 mila euro, percepiva il 2 per cento di provvigione sulle dismissioni. Elevati i costi per i contenziosi e spese legali. Migliaia di fatture pagate ad avvocati privati. Eliminati 1 milione duecentomila euro di fitti passivi tra cui: 300 mila euro plesso Capasso; 50 mila euro Piazza Francese; 183 mila euro Via Pontenuovo; 50 mila euro Salita Mauro. Inoltre, cancellati 1 milione di euro di maggiori pagamenti riscontrati da enti di bacino; 500 mila euro per vigilanze; 70 mila euro sostenuti da anni per la custodia sul Motel Agip; disdetti 13 contratti lasciati sospesi per 13 anni con enti previdenziali. Annullate le spese per le ospitalità alberghiere. Disdetti contratti per 4 milioni di euro. Le precedenti amministrazioni comunali concedevano 51 euro al giorno ad alcuni alberghi cittadini per ospitare senza casa alimentando sprechi e abusi. Le risorse risparmiate saranno utilizzate per un piano per le politiche abitative, sostenere gli inquilini che non possono pagare il fitto di casa. Morosi incolpevoli perché travolti dalla crisi economica e sociali. 300 mila euro serviranno per un ‘albergo sociale’ che darà ospitalità ad oltre duecento persone senza casa. Un lavoro duro, delicato svolto da un efficientissima struttura organizzativa composta da staffisti e personale comunale che hanno dovuto operare in condizioni di enormi difficoltà, ricercando dati e notizie tra quintali di documenti lasciati in eredità dal precedente gestore privato, la Romeo Gestioni.
“Siamo uno dei pochi comuni italiani che ha stanziato risorse per fare fronte alla morosità incolpevole – ha sottolineato ancora Fucito – Non abbiamo voluto aspettare il governo che continua a latitare sull’argomento”. E non finisce qui. Acquisiti 391 beni demaniali, tra cui le strutture del Lido Pola; 800 alloggi; il garage Morelli; 20 parcheggi; beni del sottosuolo di interesse sociale, cave turistiche, come il tunnel Borbonico e il cinema Metropolitan: acquisizione del patrimonio ex Eca per 187 beni. Estromissione dalla dismissione del palazzo ex anagrafe di piazza Dante, Casina del Boschetto, Beni di interesse comune. Infine, il Comune gestirà il contributo di 9 euro annui a carico dei cittadini in modo da garantire la manutenzione e il giardinaggio all’interno dei cimiteri cittadini. Fino ad oggi il contributo è stato riscosso dalle arciconfraternite. L’ente di piazza Municipio ha incassato solo 350 mila euro ogni anno, e pochissime risorse dai servizi condominiali cimiteriali in assenza di un’anagrafe sui loculi. “I cittadini risparmieranno il 20 % sulle luci e il 45% per i defunti nelle arciconfraternite – conclude Fucito – La concessione ventennale del servizio sarà affidato tramite gara d’appalto. Il comune incasserà circa 5,6 milioni annui. In 20 anni, nelle casse comunali entreranno 110 milioni di euro”.
Ciro Crescentini
(Foto napoliservizi.com)
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